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Tag Archives: metropolitana milano

Ormai sono pochi li sviluppi sulla metro 5 visibili al di fuori dei cantieri. Almeno finché non inizierà la fase di allestimento superficiale. Fra le poche novità individuabili c’è senza dubbio la connessione con la Linea 1 a Lotto. La grande novità è l’apertura della porzione di mezzanino da sempre chiusa, che porta verso il centro di via Monte Rosa. Questa parte del mezzanino esiste da sempre ed è sicuramente più piccola di quello in uso, essendo dotata di sole due uscite. Sbirciando dentro le porte finalmente aperte delle scale si può vedere che la quest’area è sicuramente parzialmente arredata in stile Albini, ma priva del pavimento in gomma. Allo stesso tempo sono state recintate le scale che dalla banchina accedono a questa parte di mezzanino “fantasma”, poste in modo esattamente simmetrico a quelle in uso. Inoltre è stata cantierizzata una parte del mezzanino in funzione , nell’area a pagamento. Procede anche il cantiere a fianco della scala di via Monte Rosa lato sud; al contrario di quanto ipotizzato non si tratta di un tratto di nuovo corridoio di connessione ma di una nuova scala di uscita. Cresce la curiosità sulla scelta stilistica: MM1 o MM5? Rosso o Lilla?

A questo punto si potrebbe ipotizzare che il progetto finale preveda l’utilizzo temporaneo del mezzanino “fantasma” durante i lavori nel mezzanino operativo, e successivamente quell’area potrà essere utilizzata come scavalco per connettere il tunnel che viene dalle Linea 5 con la banchina in direzione centro della Linea 1. Nessun progetto però è noto e visto che questo cantiere è cruciale diventerà oggetto di visite più assidue.

LOTTO: IL MEZZANINO ATTUALE

L’AREA DI PARTENZA DELLA NUOVA SCALA

LE SCALE DEL MEZZANINO “FANTASMA”

UNA NUOVA STRADA APERTA SUL VANO DELLA MM5

© 2014 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo citandone l’autore.

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AGGIORNAMENTO: E’ STATA LANCIATA UNA PETIZIONE PER RICHIEDERE L’APERTURA IMMEDIATA DEI CANTIERI PER TUTTA LA LINEA: FIRMATE NUMEROSI

https://www.change.org/it/petizioni/cittadini-di-milano-faccia-partire-subito-i-cantieri-per-la-linea-4-della-metropolitana-tutti

 

Dopo un breve periodo di silenzio ecco un nuovo aggiornamento sulla Metropolitana 4. Dal punto di vista burocratico ci sono alcune novità: il 14 febbraio il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, ovvero il Governo) ha approvato una modifica alla delibera di agosto 2013 che approvò (con riserve) il progetto definitivo e l’intero finanziamento. Quali siano queste modifiche non è possibile saperlo, essendo la delibera assente nel database. Comunque la delibera con la modifica è già stata approvata dalla Corte dei Conti. Intanto è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la delibera del 9 agosto 2013 che stanzia i fondi aggiuntivi per la tratta Expo attualmente in costruzione, che comunque, pare ormai ufficiale oltre che oggettivamente evidente, non verrà completata per l’Expo.

Una volta pubblicata la delibera mancante potranno partire gli espropri e il Comune, che avrà piena responsabilità in merito, potrà chiudere il contratto con la società costruttrice e con le banche. Resta da capire quali siano le reali intenzioni della Giunta: aprire subito tutti i cantieri, magari tralasciando quelli in pieno centro, oppure rinviare tutto a inizio 2016, tenendo anche conto che nel maggio di quell’anno ci saranno anche le elezioni.

Nel cantiere tutto sembra procedere regolarmente, sopratutto ai due estremi. A fine marzo la prima delle due talpe ha iniziato a scavare, partendo da Linate, e pare abbia già raggiunto i 100 metri. La seconda è ancora al punto di partenza. Intanto procede la realizzazione delle strutture della stazione.

A Quartiere Forlanini sembra essere stato realizzato lo scavo della paratia sud, manca ancora la correa; qui i lavori sembrano procedere lentamente.

A Forlanini FS continua la realizzazione di tutte le pareti perimetrali e lo scavo del sottopasso centrale della stazione ferroviaria. Sono in fase di ultimazione i lavori di copertura delle rogge esistenti.

A fornire aggiornamenti interessanti direttamente dal cantiere, oltre ad altre utili informazioni, è stato finalmente lanciato il sito dedicato alla nuova stazione ferroviaria, dove si conferma il fine lavori per aprile 2015.

http://www.forlaninipassante.it/

STAZIONE FORLANINI FS

Il grande cantiere della metropolitana e della stazione ferroviaria (foto Sig. Vergini, marzo)

Cantiere per il sottopassaggio sud della stazione ferroviaria.

STAZIONE QUARTIERE FORLANINI

STAZIONE LINATE AEROPORTO

Area dove verrà realizzato il corridoio di collegamento con il terminal

Cantiere del tronchino di manovra verso l’Idroscalo

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AGGIORNAMENTO 24 APRILE 2014
Ecco un piccolo aggiornamento a cura del Sig. Marco Vergini, queste foto non sono mie e pertanto non possono essere riprodotte in alcun modo senza preventiva autorizzazione.

Ieri, 1° marzo 2014 alle 19,35, sono state inaugurate altre due stazioni della Linea 5. Si tratta della stazione Isola, nell’omonimo quartiere (via Volturno) e la molto attesa Garibaldi FS. La complessità della tratta e la polivalenza del nodo, sono la caratteristica principale di questo nuovo manufatto, oltre ad una piccola innovazione; è la prima stazione a Milano costituita da ben quattro livelli dai quali si può vedere ognuno degli altri. Quindi dal piano più alto, il corridoio del sottopasso tra la stazione ferroviaria e le uscite verso Corso Como, è possibile vedere il piano banchine, e viceversa. Sebbene questa non sia assolutamente una novità, lo è, invece, per Milano. Finalmente l’eterna presenza delle solette ha abbandonato per la prima volta la metropolitana di Milano, anche se con risultati decisamente discutibili, e senza repliche nell’immediato, si può comunque dire che il tabù è stato cancellato.

Il progetto architettonico di questa linea, e, nel particolare, della stazione Garibaldi FS, è stato assai travagliato. Dal primo progetto dello Studio 2000, risalente più di sette anni fa, prevedeva linee morbide investite di colore rosa, con risultati più consoni ad una stanza per una sognante ragazzina, che ad una metropolitana. Fu subito cancellato. Poi venne il primo progetto dello studio Gozzoli MBiM, più vicino al prototipo dell’Astaldi realizzato a Copenhagen. Colori sobri, nei toni del grigio, spazi semplici, molta luce. Infine, nel 2010, l’amministrazione di allora decise per una palette di colori e materiali completamente diversa, basata in origine sul colore lilla ma poi parzialmente girata su toni più caldi tendenti al bordeaux (pavimenti) e al porpora (corrimano). Il risultato, alquanto variopinto, non ha ottenuto, come prevedibile, riscontri favorevoli, specie se rapportato non solo alle “stazioni dell’arte” di Napoli, concettualmente molto diverse, ma neanche all’ottimo risultato della metropolitana di Brescia. La stazione Garibaldi ha seguito questo iter e il progetto in “stile Copenhagen” venne riconvertito nello stile MM5, quindi ancora la palette lilla (segnaletica) bordeaux e porpora, tutto con il sottofondo ocra del gres delle pareti e il grigio chiaro dei controsoffitti. Tuttavia alcune delle trovare più controverse previste in origine sono stati almeno corretti: le quattro colonne metalliche che sostengono il primo mezzanino sono state, alla fine, dipinte in grigio antracite metallizzato, sebbene poi le scale mobile abbino sempre il rivestimento di serie in acciaio inox e gli sportelli dei vani di servizio siano ancora in porpora. L’edicola di copertura della scala mobile verso la superficie è stato anche questo verniciato in grigio antracite, abbandonando il verde usato nella prima tratta. Infine i numerosi volumi esterni (areazione e servizi vari) sono stati minimamente allestiti e verniciati, con l’aggiunta di fasciatura terminali, al contrario di quelli del primo tratto, lasciati, quasi, al rustico. La segnaletica, unica componente davvero lilla, vuole ancora citare il progetto di Albini per la linea 1, così come alcuni dettagli del corrimano. Lo spazio a tutta altezza ha introdotto alcune nuove componenti come le balaustre in vetro, sostenute da pali in metallo verniciato in grigio (un altro tono di grigio) un po’ invadenti e, sopratutto, i tralicci metallici che sostengono alcune grosse lampade di tipo industriale, in acciaio non verniciato, che servono ad illuminare una stazione effettivamente buia (prima non erano previsti). Forse manca davvero quella luce naturale dall’alto, anche se il contesto di superficie, sinceramente, non è facile.

Simpatico l’evento in superficie, con luminarie e tanti piccoli eventi, in modo da creare davvero l’aria di festa diffusa, peccato per la pioggia, che, ormai come per molti giorni di questo inverno, è stata in grado di disturbare il tutto. Il prossimo appuntamento per la linea 5 sarà ad aprile 2015, quando verrà aperto per intero il secondo lotto, ma con solo cinque stazioni attive (Domodossola, Lotto, Segesta, San Siro Ippodromo, San Siro Stadio). Le ultime 5 stazioni, che verranno solo attraversate dai treni, verranno aperte, secondo quanto comunicato dal costruttore, entro la fine del 2015.

Two new stations of the Line 5 were opened yesterday, 1st March 2014, at 7.35PM, in Milan. The two stations are Isola and Garibaldi. This section is the most difficult of all the line, and this opening was long awaited. The architecture of those stations is the same of the line 5, but, for the first time in Milan, Garibaldi Station is an open space with reduced intermediate floors. The style of Line 5 “lilla” (lilac) is quite strange. There are many different colors: lilac for signal (in Albini e Noorda like-style), tyrian purple for the hand rails and service doors, bordeaux for the floor, light ocher for the walls, green and now dark grey for outdoor escalator cover, inox steel for internal escalator. The next section of the line will be open in April 2015, but with only five stations (Domodossola, Lotto, Segesta, San Siro Ippodromo, San Siro Stadio). Last five stations will be probably open in late 2015.

Planimetria del piano banchine della stazione Garibaldi della Linea 5

Planimetria d’insieme del nodo Garibaldi FS

Rendering del terzo progetto architettonico della feramta Garibaldi MM5

Il risultato finale.

Dettagli.

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Dopo il completamento degli spazi in superficie, ecco che questa settimana è stato aperto anche uno dei primi rinnovati spazi sotteranei nel nodo Garibaldi. Si tratta del corridoio di collegamento tra la MM2 e il Passante-Linee S. Il corridio ha subito anche delle modifiche strutturali con lo spostamento di una delle coppie di scale che dalla banchina della Verde scendono verso il corridoio, con la contestuale eliminazione della comoda scala mobile, probabilmente dovuto alla presenza dei manufatti della Lilla immediatamente sotto a quelli esistenti. Architettonicamente il passaggio è stato portato dallo stile del Passante a quello della Linea 2, in sostanza dal vagamente postmoderno di Laura Lazzari allo stile modernista di Franco Albini rivisto da Davide Bruno. Nella pratica è stato aggiunto anche il corrimano verde, con un nuovo attacco, il colore grigio su pareti irregolari, e, almeno, sono state restaurate le strisce segnaletiche. Ripulito o sostituito il granito (classico Serizzo Ghiandone) delle scale; grande assente, ma di questo ormai è inutile stupirsi, il pavimento in gomma, sostituito dall’ormai classico gress bianco, ovviamente con misure diverse, dalle altre usate finora.
Pronti anche i due collegamenti con la MM5, adesso chiusi; intanto i treni hanno iniziato a viaggiare fino a Garibaldi (ovviamente vuoti), utilizzando così entrambe le banchine a Zara. Si attendono le ultimissime e imminenti autorizzazioni ministeriali da Roma, mentre si pianifica una “Notte Lilla” per festeggiare questo piccolo ma essenziale prolungamento.

Ingresso MM5 dal mezzanino MM2

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Un piccolo aggiornamento sui lavori del secondo lotto della Linea 5.

GERUSALEMME

DOMODOSSOLA

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AGGIORNAMENTO: E’ STATA LANCIATA UNA PETIZIONE PER RICHIEDERE L’APERTURA IMMEDIATA DEI CANTIERI PER TUTTA LA LINEA: FIRMATE NUMEROSI

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Procedono speditamente i cantieri per le prime tre stazioni della Linea 4. A Linate si stanno montando le due talpe mentre il vano della stazione è stato completamente svuotato e sono già iniziati i lavori per la realizzazione della struttura in calcestruzzo armato. Sull’estremità orientale è iniziata la predisposizione per lo scavo della galleria naturale che servirà da asta di manovra, e, in un domani molto molto lontano, come continuazione della linea. A Forlanini FS l’intero cantiere è operativo, sia per la stazione ferroviaria, per la quale si sta realizzando il primo dei due sottopassi, sia per la metropolitana, di cui si vedono le corree per il vano della stazione. La possibilità di vedere tutto finito per il 30 aprile 2015 sembrano sempre troppo ottimistiche, ma di sicuro la volontà c’è.

Tutto un altro discorso per il resto della linea, il CIPE continua a non pubblicare la delibera che risale all’inizio di settembre, bloccando la chiusura del contratto tra il Comune e l’ATI costruttrice . Senza questo passaggio prima di giugno 2014 c’è il rischio, assai nefasto, che i fondi vengano spostati altrove. Dal punto di vista logico questa sembra comunque un eventualità assai remota, ma l’imprevedibilità di alcune scelte politico-mediatiche è sempre presente.

STAZIONE FOLRANINI FS

Le corree per le pareti della stazione della metropolitana, e a sinistra gli scavi per il sottopasso sud.

Un rendering della futura via Ardigò all’incriocio con il sottopassaggio sud.

STAZIONE LINATE

In allegato la lettera inviata da Metropolitana Milanese per avvisare dell’apertura dei cantieri:
passante_forlanini_letteraMM_01-2014

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Ed eccoci al 2014, il 9 gennaio si chiuderà il 150° anno della metropolitana di Londra; i festeggiamenti sono durati quasi 12 mesi, seguendo iniziative di ogni genere, da quelle prettamente ferroviarie, come il far circolare i treni a vapore lungo le antiche tratte, o più strettamente artistiche come la mostra sui manifesti tenutasi al London Transport Museum. Con i festeggiamenti si sono susseguite una marea di pubblicazioni che affrontano il tema sotto ogni aspetto, centinaia di gadget e un impressionante numero di articoli scritti sui quotidiani e i blog di tutto il mondo per celebrare questo anniversario solo in apparenza così specialistico, in realtà fondamentale per la vita della gran parte dei londinesi e di molti ospiti che sono passati per quella città e per tutti coloro i quali usufruiscono di questa invenzione ogni giorno o anche solo una volta nelle 155 città nel mondo che ne ospitano una.

Ma il 2014 sarà sopratutto l’anno del 50° della metropolitana di Milano. Ebbene il 1° novembre 2014 la metropolitana di Milano compirà 50 anni. Novantanove in meno di quella di Londra, ma molti anni in più rispetto alla media della sue “sorelle”. La speranza che anche per Milano si sussegua un dignitoso numero di eventi si scontra con le ristrettezze economiche che ci affliggono, tuttavia non può essere una scusa per non mettere in campo il massimo impegno possibile. In tal senso sto seguendo alcuni progetti in collaborazione con la Fondazione Albini, che dovrebbero portate ad un adeguato festeggiamento e non solo una semplice commemorazione.

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Con l’occasione di un invito a partecipare alla prova di evacuazione della nuova tratta della MM5 ho potuto vedere in anteprima, insieme ad altri 215 cittadini, le due nuove stazioni di Isola e Garibaldi. I risultati della prova, utile alla prevenzione incendi, non mi sono noti, ovviamente spero nel pieno successo.

La prova si è tenuta il 5 ottobre con inizio alla stazione Isola e fine alla stazione Garibaldi, a passo veloce, trattandosi, nei fatti, di una prova di fuga dalla suddetta stazione in caso d’incendio.

Ritornando agli obbiettivi “occulti” della mia partecipazione, dal punto di vista architettonico le sorprese sono state poche e andranno analizzate con calma quandola tratta sarà definitivamente aperta al pubblico. A tal proposito uno degli operatori presenti in loco ha specificato come da contratto l’opera dovrà essere consegnata il 31 dicembre 2013, quindi l’inaugurazione, se tutto va bene, potrebbe aver luogo nella prima settimana di gennaio 2014.

ENGLISH VERSION AVAILABLE AT THE END OF ARTICLE

Il cantiere nelle fasi iniziali

Architettonicamente parlando la stazione Isola non presenta nessuna differenza rispetto alla prima tratta Zara-Bignami, se non nella conformazione delle scale fisse, ma per motivi puramente volumetrici.

Le differenze sono tutte nella stazione Garibaldi, la fermata cardine dell’intera linea, realizzata in quello che viene definito il nodo più infrastrutturato d’Italia. Questa stazione, come già rivelato precedentemente, è realizzata in un unico volume privo delle consuete solette divisorie. Quindi dal punto più alto sono visibili tutti e quattro i livelli della stazione. Il primo, più in basso, è costituito dalla banchina ad isola, da dove partono i gruppi di scale mobili. Il secondo è composto di una soletta sulla quale insistono i gruppi di scale mobili provenienti dalle banchine e quelli diretti al mezzanino e il corridoio obliquo di accesso al piano intermedio del Passante Ferroviario. Questa soletta poggia sugli ormai noti spuntoni metallici che, a differenza del progetto originale, sono verniciati in grigio antracite opacizzato e non in lilla. Successivamente si sviluppa il piano mezzanino con il corridoio d’interconnessione con la Linea 2 e le scale fisse di accesso al corridoio che sottopassa le banchine tranviarie. Detto corridoio, aperto sul mezzanino della Linea 5, costituisce l’ultimo livello e permette un flusso pedonale separato da quello delle metropolitane. Questo corridoio sostituisce quello già presente e demolito all’avvio del cantiere, dunque ne recupera le due scale di uscita già oggetto di plurimi aggiornamenti. Proprio per queste scale sono stati realizzati dei nuovi corrimani metallici perfettamente identici a quelli originali della Linea 1, quindi in metallo verniciato, anche se per adesso manca ancora la colorazione definitiva che, pertanto, rimane ancora ignota.

Lo stato di avanzamento del cantiere è ormai prossimo alla conclusione, l’illuminazione sembra essere la parte ancora da mettere a punto, mentre la segnaletica è già pronta, non senza alcune trovate che genereranno senz’altro accesi dibattiti, soprattutto al piano banchina.

Pavimenti e pareti sono rivestiti con i materiali “tipici” della Linea 5, mentre, non essendoci scale fisse in vista nei primi due livelli, non sono presenti le ringhiere color avorio e i corrimani porpora, che sono stati omessi anche dalle scale mobili, rendendo il tutto più sobrio e vicino al primo progetto d’ispirazione danese, sebbene i materiali restino completamente diversi. Resta in dubbio se i faretti appesi a travi reticolari che illuminano la banchina siano definitivi o solo provvisori, si tratterebbe di un nuovo elemento completamente avulso. Da aggiungere come le parti strutturali all’interno del vano cavo della stazione siano state rivestite con pannelli di acciaio o alluminio satinati che sono state utilizzate usualmente per i controsoffitti e le parti alte delle pareti. Le superfici laterali sono rivestite nel classico gres beige chiaro.

GARIBALDI MM5: progetto architettonico, prima versione (First Architectural project)

GARIBALDI MM5: progetto architettonico, seconda versione (Second Architectural project)

STAZIONE ISOLA

STAZIONE GARIBALDI

Connessione con il mezzanino della MM2

Sono partiti i lavori anche nella banchina e nel mezzanino della Linea 2. Nel primo caso sono stati smontanti i pannelli che coprivano le discese verso il tunnel che collega la Linea 2 e il Passante. Le scale esistenti risultano prive di rivestimento e non si capisce ancora se seguiranno lo stile originale della Linea 2, quello nuovo secondo il progetto di Davide Bruno o quello della Linea 5, creando, in questo caso, una triplice fusione architettonica dai dubbi risultati estetici. Nel mezzanino, invece, è stata semplicemente abbattuta la parete che separava il vano della Linea 5 da quello esistente. In questo modo la Linea 5 e la Linea 2 saranno collegate sia attraverso i mezzanini fuori dall’area a pagamento, sia all’interno e sia nella parte più sotterranea.

Works on Milan’s Metro 5 are going to the end. I recently visit the new two stations of Isola and Garibaldi that will be probably open during the first week of 2014. Isola station is completed and it design is the same of the Line 5 stations that are open. There is only some minor difference in the stairs, but it is not relevant.

Garibaldi station has some difference. There is no middle levels and so it is possible see train from the mezzanine. As in the Brescia and Copenhagen metros, there are only escalators and fixed stairs are hidden behind the wall. There two different connections between Line 2 and Line 5, one between mezzanines and one under Line 2 tracks. Within this second connection people can reach also the Passante middle level. The design is similar to other Line 5 stations but there is no the purple and white railing but only glass and metal handrail. This station is more similar to the original architectonic project and so to the Copenhagen metro. Sign are similar to Line 5 and to all metro Lines in Milan, so with white letters on lilac (red for Line 1, green for 2…). There is bigger difference in the lighting system: the are big lamps hanged to four trusses useful to light this big volume.

© 2013 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si accosente l’uso di questo articolo citandone l’autore.

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Ecco un primo aggiornamento sulla fermata Lotto della MM5 e la relativa connessione con la MM1. Nel progetto originale la connessione tra le due linee avviene tramite un corridoio che dal piano mezzanino della stazione della Linea 5 arriva, tramite una serie di rampe, al livello del mezzanino della Linea 1. Un secondo corridoio che parte dal piano sotto il livello mezzanino della Linea 5, conduce, grazie a scale fisse e mobili, alla banchina della Linea 1, direzione Rho-Fiera, e sotto passando il tunnel della Linea 1, attraverso altre scale conduce alla Banchina direzione Sesto FS. Questo progetto presentava problemi realizzativi che ne misero in forse la realizzazione; nulla si è più saputo a riguardo. Tuttavia una recente visita al cantiere mi fa presupporre che questo primo progetto, assolutamente il più funzionale, sia stato portato avanti. Infatti, l’intera area esterna posizionata sopra la futura ubicazione dei corridoi è stata recintata e nel lato più a sud sono in fase di spostamento alcuni sottoservizi. Dai progetti risulta che i corridoi verranno realizzati con scavo dall’alto con la realizzazione di una paratia di micropali. L’unico scavo in sotterranea dovrebbe essere quello sotto il tunnel della Linea 1, per ovvi motivi.

Per quanto riguarda il vano della stazione della Linea 5 sembra che la realizzazione al rustico sia stata completata, così come l’impermeabilizzazione, quindi mancherebbero, oltre all’allestimento interno, solo le connessioni e le uscite verso la piazza.

Some news from Lotto station on new Line 5 and its connection with the existing Linea 1. Line 5 station structures are completed, now work continues on station decoration and new exit to the surface and to the Line 1. Two links will be realized between Lines 1 and 5, one between mezzanines and one from Line 5 station middle level to the two Line 1 platforms.

© 2013 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si accosente l’uso di questo articolo citandone l’autore.

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Eppur si muove, si dovrebbe dire pensando ai lavori per la Linea 4 della Metropolitana di Milano, infatti i primi cantieri sono stati aperti da poco più di un anno, ma sembrano non aver prodotto ancora nulla di sostanzioso. Tutto questo è dovuto, fino adesso, al susseguirsi di impedimenti burocratici e finanziari. A fine marzo il Comune e i privati coinvolti nell’operazione sono riusciti ad ottenere il prestito necessario a coprire la quota privata dei costi, circa 500-600 milioni, finanziati dalla Banca Europea per gli Investimenti. A questo si aggiunge la chiusura del procedimento giudiziario intentato dalla cordata concorrente,Piazzarotti, a quella vincitrice dell’appalto capitanata da Astaldi; il tribunale ha definito corretta la procedura. Adesso sono presenti i 600 milioni dei privati, i 400 del Comune e i 768 dallo Stato, che però dovranno essere sottoposti all’ennesimo e, si spera, ultimo vaglio del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), a cui si dovranno probabilmente aggiungere, poi, circa 100 milioni per gli aumenti di costo per velocizzare la costruzione delle prime tre stazioni in vista di Expo e l’aumento dei costi. Cifra ridotta di un terzo dopo un lungo lavoro portato avanti dal Comune. Per garantire l’obiettivo, la fermata Quartiere Forlanini verrà realizzata ma non aperta al pubblico, i treni passeranno quindi in una stazione-cantiere, ma il collegamento tra l’aerostazione e la stazione ferroviaria delle Linee S sarà possibile.

Dal punto di vista progettuale, la versione esecutiva dovrebbe prevedere anche la modifica del nodo d’interscambio presso la stazione Dateo. Originariamente era prevista la fermata della Linea 4 nel tratto iniziale di Corso Plebisciti, senza mezzanino e a profondità minima, in modo da scavalcare con un tunnel unico la galleria del Passante. Per velocizzare il tutto ed evitare l’ennesimo stravolgimento del Piazzale, in concreto ininterrotto da quasi venti anni, tra parcheggi, Passante, corsia preferenziale) la nuova stazione sarà invece più profonda in modo che le due macchine scavatrici approntino due tunnel che sotto passino la Stazione Dateo senza interrompere il loro percorso.


Dunque mancherebbe solo un ultimo passaggio per poter dare l’avvio definitivo all’intera operazione, un ultimo passaggio presso il CIPE affinché vengano approvati sia il progetto esecutivo sia il nuovo piano finanziario, confermando, quindi, gli stanziamenti statali.


Quasi contemporaneamente il CIPE ha stanziato anche i fondi statali per la realizzazione della stazione Ferroviaria Forlanini. Il costo totale è di 15,8 milioni di euro, di cui 3,9 stanziati dal Comune. E’ in fase di preparazione la gara d’appalto e i cantieri, secondo l’assessore Maran, dovrebbero aprire entro il 2013.


Ritornando alla metropolitana, la tratta prioritaria, per l’EXPO, è composta da sole tre stazioni, quella dell’aeroporto, quella del quartiere Forlanini, lungo l’omonimo viale, e quella in coincidenza con il Passante e le linee S situata poco a nord rispetto al sottopasso ferroviario dei viali Corsica e Forlanini.


Dal punto di vista dei cantieri, per adesso non vi sono novità rispetto allo stato attuale, le aree necessarie sono già state occupate e il traffico veicolare deviato. Non si prevedono ulteriori problemi se non l’aumento dei veicoli di cantiere che circoleranno nell’area. Discorso apparentemente più semplice per la terza stazione, che sarà situata in un’area che non interferirà direttamente con il traffico pedonale e veicolare. Il cantiere sarà posizionato nello spiazzo di terra incolta parallelo alla via Cardinale Mezzofanti e a nord della via Ardigò, lungo il tracciato ferroviario. La stazione ferroviaria coinvolgerà i primi quattro binari posizionati verso il centro città, sui quali transitano sia le linee S5 (Varese – Treviglio via Passante) e S6 (Novara – Pioltello via Passante) sia, a fianco, la linea S9 (Saronno – Albairate via Monza), oggi ancora poco nota. Per quanto riguarda la metropolitana, sia questa stazione, sia la precedente, e quasi tutte quelle lungo l’asse di Corso Indipendenza – Argonne e via Lorenteggio saranno con banchina ad “isola”, ovvero con un’unica banchina centrale posta in mezzo ai due binari. Per la fermata dell’aeroporto le banchine saranno invece laterali come previsto per le stazioni a grande flusso. Tutte le stazioni saranno formate da un grande vano di forma rettangolare che verrà scavato interamente e in esso transiteranno le due macchine scavatrici, le famose “talpe” che viaggeranno in parallelo partendo da Linate. Salvo stravolgimenti dell’ultimo momento le stesse due talpe dovrebbero poi proseguire verso San Babila così come dovrebbero continuare, nell’immediato i lavori per l’intera linea, che quindi dovrebbe essere aperta per il 2018/2020. Dal punto di vista dell’area logistica dove verranno posizionati i dormitori degli operai e i depositi, attualmente sita in via Craviana, il cantiere è attualmente fermo sebbene già predisposto.


In questi primi mesi dell’anno sono anche stati pubblicati i primi progetti architettonici. Lo studio incaricato è il CREW Cremonesi Workshop di Brescia, che ha già eseguito il progetto, molto apprezzato, per la metropolitana di Brescia appena inaugurata. Come nella tradizione milanese, nata grazie all’architetto Albini e al designer Noorda, gli spazi saranno caratterizzati da un’estrema funzionalità e semplicità degli arredi, basati sui toni del grigio. Gli spazi, come consuetudine, saranno divisi in più livelli (banchina, servizio, mezzanino) e collegati da un unico gruppo di scale mobili centrali, scale fisse e ascensori. In superficie, le stazioni nell’area di viale Forlanini saranno caratterizzate da un’entrata unica e ampia coperta da tettoie metalliche con funzione di protezione solare. Il mezzanino sarà direttamente accessibile tramite una rampa. Tuttavia fino allo stato avanzato della costruzione questo progetto potrà subire ancora sostanziali modifiche.


RIPRODUZIONE VIETATA, © Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it e © “Quattro” Giornale di informazione e cultura della Zona 4 Vittoria Forlanini, edito dall’Associazione Culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n.397 del 3/6/98 – www.quattronet.it

A parziale aggiornamento, il 16 giugno 2013 il governo ha decretato l’aggiunta di ulteriori 200 milioni di euro per coprire tutti gli extra-costi della nuova linea e poter avviare l’iter per l’approvazione del progetto definitivo da parte del CIPE che dovrebbe essere concretizzata a breve. L’unica condizione per ottenere i soldi è l’avvio dei cantieri entro il 2013. Se questo significi avviarli tutti, solo fino a San Babila o solo le prime tre stazioni è ancora da comprendere. Comunque se l’unica condizione è quella citata, è cosa positiva.

FOTO COPYRIGHT STUDIO CREMONINI CREW : http://crew.it/