Manca davvero poco!
© 2022 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.
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Prendiamo spunto dalla prossima apertura, parziale, della Metro 4 per intervistare il professor Giorgio Goggi, lecchese, classe 1946, architetto e urbanista, ex assessore ai Trasporti Traffico e Mobilità del Comune di Milano tra il 1998 e il 2006 per il Sindaco Gabriele Albertini e, soprattutto, riconosciuto per essere il “papà” delle metropolitane 4 e 5 di Milano. Iniziamo proprio parlando della Metro 4, che interessa massicciamente il nostro municipio.
Come nasce questo progetto? «Nasce inì un modo un po’ strano…»: il professore Goggi fu coinvolto sul tema prima della nomina ad assessore, quando ATM era intenzionata a diminuire il traffico sulla M1 realizzando una metropolitana parallela. L’idea non lo convinceva e quindi propose un tracciato differente che prima di tutto servisse un’area scoperta, ovvero quella che va e comprende l’aeroporto di Linate verso il centro e poi l’area densamente popolata a sud-ovest. Ma la vera chiave del progetto fu la scelta di far passare la nuova linea nella tratta centrale, lungo la circonvallazione dei Navigli tra la Cà Granda e Sant’Ambrogio, in modo da coprire un’altra area del centro e favorirne la futura pedonizzazione. Qui si inserisce quello che è ancora oggi il grande progetto desiderato dal professor Goggi: la riapertura dei Navigli, attuabile una volta spostato in sotterraneo il servizio pubblico. Considerando che la M4 verrà aperta, secondo gli annunci, questo autunno, sorge quindi spontanea la domanda, come mai è rimasta indietro rispetto alla Metro 5 (aperta nel 2013)? Bene, tutto nacque dalla necessità di ripartire i fondi statali, considerando che la legge 211/92 sul finanziamento al trasporto pubblico dava priorità, su scala nazionale, ai progetti con la maggiore previsione di flusso. Questo fece passare la Linea C di Roma in testa, posticipando la M4 e la M5. Tuttavia, fu trovato un accordo col Ministero che erogò una prima tranche di finanziamento (circa 100 milioni) che non sarebbe bastata per la M4 ma poteva far partire la M5, anche grazie all’idea di utilizzare il project financing,. Per questo motivo la M5 è venuta prima della M4. Uno degli altri temi caldi legati alla Metro 4 è quello del mancato collegamento con la M3 in zona Crocetta. In questo caso il professore ci conferma che fu preso in considerazione e studiato, ma la particolare conformazione della stazione Crocetta della M3 (su due livelli) rendeva particolarmente difficile l’interscambio. Successivi tentativi di risolvere la situazione hanno comunque dato sempre esito negativo.
Soddisfatto che il progetto Metro 4 sia praticamente giunto al termine? «Soddisfatto ma vorrei anche la riapertura dei Navigli!» Ma veniamo ad altri temi che riguardano da vicino il nostro municipio, come la preferenziale della filovia 92 che dovrebbe vedere l’apertura dei cantieri l’anno prossimo, inflazione permettendo. Anche questo progetto nacque sotto il suo assessorato ed è finalmente giunta l’ora di vederlo completo. Quello che preoccupa è la perdita di parcheggi auto e qui ci dice «La motorizzazione non si riduce togliendo posti auto, ma offrendo un servizio alternativo» e ci porta l’esempio della tratta della Metro 5 di viale Zara, dove il traffico ha incominciato a ridursi durante il cantiere, per via della mancanza di spazio, ma ha continuato a ridursi, stabilmente, con l’apertura della nuova metropolitana che ha subito ottenuto un successo di numeri sopra le aspettative. Una valida alternativa alla mera cancellazione di posti fu ideata dalla Giunta Albertini grazie al piano parcheggi. Fu calcolato all’epoca che i parcheggi “irregolari” erano circa 60.000 e quindi furono pianificati parcheggi sotterranei atti a contenere almeno 50.000 automobili. Purtroppo il progetto fu bloccato quando il conteggio si fermò a circa 25.000 nuovi posti, per scelta delle giunte Moratti e Pisapia. Forse il progetto andrebbe riavviato e speriamo che ci siano segnali in tal senso.
Cosa dire invece degli scali ferroviari? Anche su questo tema le idee sono chiare e si rifanno al Documento direttore del Secondo Passante Ferroviario, ovvero un secondo tunnel che partendo da nord-ovest e arrivando a sud avrebbe chiuso l’anello ferroviario favorendo la realizzazione di una vera Circle line, e che prevedeva la realizzazione di importanti funzioni sopra ogni stazione. Quanto fatto sugli scali invece non lo convince, infatti dare la proprietà alle Ferrovie dello Stato di quelli che prima erano terreni in comodato d’uso, perché poi li cedessero ai privati, denota una logica speculativa più che un’idea di urbanistica. Il professore si meraviglia, per esempio, di come si possa preferire spostare gli ospedali di Milano in aree lontane dai mezzi pubblici, come per il progetto pensato nelle aree Falk a Sesto San Giovanni, invece che realizzarli in aree a ridosso delle principali stazioni, magari di nuova realizzazione. Anche il piano per il secondo passante sparì dalle agende politiche e, con Pisapia, anche dal Piano di Governo del Territorio. Quando si parla di funzioni importanti sui nodi del trasporto non può che venire in mente la BEIC a Porta Vittoria. E qua l’ex assessore non può che rammentare tutta la vicenda – antecedente al progetto BEIC – del secondo polo della Statale da realizzarsi proprio nell’area dell’ex stazione; a questa localizzazione la Giunta Formentini preferì l’area ex Pirelli alla Bicocca, con l’ormai celebre progetto dell’architetto Gregotti: una vicenda che lascia ancora l’amaro in bocca.
Cosa ne pensa invece dei nuovi progetti di metropolitane? Prima di tutto una forte critica al percorso della nuova M6 (che dovrebbe toccare il nostro municipio tra Corvetto e Santa Giulia): «non ha senso». D’altronde come potrebbe averlo visto che passa anche in aree non urbanizzate del parco Sud? Ma i dubbi si estendono anche ai prolungamenti della Metro fuori dalla città in aree poco urbanizzate, che potrebbero produrre l’effetto di un’urbanizzazione eccessiva lungo i loro tragitti, con particolare riferimento alla M3 a Paullo. Grande interesse invece per uno storico tema che ogni tanto riemerge dai cassetti del Comune: lo “sbinamento” della M1, ovvero il distacco del ramo Pagano-Bisceglie della M1 e il suo prolungamento verso il centro e poi, come spesso ipotizzato, verso l’asse di via Ripamonti. Su questo Goggi ha le idee chiare: andrebbe fatto e trasformato il tutto in una metropolitana leggera come la M4 e la M5. Ringraziamo il professor Goggi per questa lunga chiacchierata che ci ha permesso di conoscere meglio sia la storia di molte scelte passate che hanno segnato la politica cittadina negli ambiti dei trasporti e della mobilità, sia i progetti abbandonati o le scelte considerate sbagliate, con un occhio sempre attento al futuro della città.
Articolo tratto da QUATTRO di settembre 2022.
Per informazioni sull’acquisto del volume: metroricerche@yahoo.it
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Quest’ opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non o
Dopo più di 10 anni dalla stesura dei primi testi, e da ben 20 anni da quanto ho iniziato a raccogliere informazioni su questo tema, sono riuscito finalmente a pubblicare un libro che coprisse in modo esauriente (dal ’800 ad oggi) molti aspetti di cui si era scritto poco e in modo frammentario. Si intitola La metropolitana milanese: evoluzione urbanistica e architettonica Con 254 pagine, 428 immagini (quasi tutte a colori), la storia della metropolitana di Milano è stata unificata in un unica monografia con un focus inedito: l’architettura. Oltre ad un primo capitolo sui progetto storici, sono trattate la Linea 1 rossa e la Linea 2 verde, la Linea 3 gialla, il Passante Ferroviario, la Linea 5 lilla e la costruenda Linea 4 blu. Con la completa descrizione delle architetture pensate per le metropolitane di Milano da Franco Albini, Franca Helgh, Marco Albini (che ha scritto anche la prefazione), Arrigo Arrighetti, Umberto Cappelli, Claudio Dini, Angelo Mangiarotti e la grafica di Bob Noorda. Un volume realizzato con il contributi iconografico e documentale di decine di archivi prubblici e privati (Albini, Noorda, Portaluppi, MM Spa, Metro4 Spa, ATM Spa, Biblioteche e Archivi civici di Milano) con il patrocinio della Fondazione Franco Albini e dell’Associazione Culturale QUATTRO.
Stato dei cantieri relativo alle sole stazioni:
SAN CRISTOFORO Dal 15 marzo 2016 IN CORSO: realizzazione uscite e interni
SEGNERI Dal 17 marzo 2015 IN CORSO: realizzazione uscite e interni
GELSOMINI Dall’11 giugno 2015 IN CORSO: realizzazione uscite e interni
FRATTINI Dal 26 febbraio 2015 IN CORSO: realizzazione uscite e allestimento
TOLSTOJ Da maggi0 2015 IN CORSO: realizzazione strutture e interni
BOLIVAR (ex WASHINGTON-BOLIVAR) Da 31 agosto 2015 IN CORSO: realizzazione uscite e interni
CALIFORNIA (ex FOPPA) Dal 2 settembre 2015 IN CORSO: realizzazione uscite e interni
CONI ZUGNA (ex SOLARI) Dal 27 agosto 2015 IN CORSO: realizzazione interni
SANT’AMBROGIO Dal 22 febbraio 2016 IN CORSO: realizzazione strutture
DE AMICIS Dal 22 febbraio 2016 IN CORSO: scavo e realizzazione strutture
VETRA Dal 22 febbraio 2016: IN CORSO: realizzazione interni
SANTA SOFIA Dal 19 febbraio 2016 IN CORSO: realizzazione strutture
SFORZA-POLICLINICO Dal 01 marzo 2016, riaperto il 06 marzo 2017 IN CORSO: realizzazione strutture
SAN BABILA Dal 18 dicembre 2015 IN CORSO: realizzazione strutture
TRICOLORE Dal 5 agosto 2015 IN CORSO: realizzazione strutture
DATEO Dal 23 gennaio 2015 IN CORSO: allestimento
SUSA Dal 05 febbraio 2015 IN CORSO: allestimento e sistemazioni superficiali
ARGONNE Dal 02 febbario 2015 IN CORSO: allestimento e sistemazioni superficiali
STAZIONE FORLANINI (ex FORLANINI FS) Dal? IN CORSO: lavori terminati
REPETTI (ex FORLANINI QUARTIERE) Dal? IN CORSO: lavori terminati
LINATE AEROPORTO Dal 28 maggio 2012 IN CORSO: lavori terminati
FASI REALIZZATIVE:
1)rimozione arredi e alberi
2)spostamento sottoservizi e formazione cantiere definitivo
3)realizzazione pareti perimetrali e consolidamento fondo
4)scavo e posa tiranti
5)realizzazione strutture
6)realizzazione uscite
7) installazione impianti e binari
8)sistemazione superficiali e allestimento stazioni
SAN CRISTOFORO Dal 15 marzo 2016 al 31 luglio 2023
SEGNERI Dal 17 marzo 2015 al 31 luglio 2023
GELSOMINI Dall’11 giugno 2015 al 31 luglio 2023
FRATTINI Dal 26 febbraio 2015 al 31 luglio 2023
TOLSTOJ Da maggi0 2015 al 31 luglio 2023
BOLIVAR (ex WASHINGTON-BOLIVAR) Da 31 agosto 2015 al 31 luglio 2023
CALIFORNIA (ex FOPPA) Dal 2 settembre 2015 al 31 luglio 2023
CONI ZUGNA (ex SOLARI) Dal 27 agosto 2015 al 31 luglio 2023
SANT’AMBROGIO Dal 22 febbraio 2016 al 31 luglio 2023
DE AMICIS Dal 22 febbraio 2016 al 31 luglio 2023
VETRA Dal 22 febbraio 2016 al 31 luglio 2023
SANTA SOFIA Dal 19 febbraio 2016 al 31 luglio 2023
SFORZA-POLICLINICO Dal 01 marzo 2016, riaperto il 06 marzo 2017 al 31 luglio 2023
SAN BABILA Dal 18 dicembre 2015 a dicembre 2022?
TRICOLORE Dal 5 agosto 2015 a dicembre 2022?
DATEO Dal 23 gennaio 2015 a settembe 2022
SUSA Dal 05 febbraio 2015 a settembre 2022
ARGONNE Dal 02 febbario 2015 a settembre 20222
STAZIONE FORLANINI (ex FORLANINI FS) Dal? a settembre 2022
REPETTI (ex FORLANINI QUARTIERE) Dal? a settembre 2022
LINATE AEROPORTO Dal 28 maggio 2012 a settembre 2022
*a causa della pandemia e del crollo dei flussi di traffico aereo l’apertura l’apertura è stata rimandata fino al raggiungimento di margini operativi adeguati; in ogni caso la tratta verrà aperta quando sarà pronto il percorso fino alla stazione Dateo. Il progetto originale prevedeva l’apertura dell’intera linea per il 30 aprile 2022.
TRATTA EST
LINATE: Tutto è pronto per l’inaugurazione.
FORLANINI QUARTIERE: Tutto è pronto per l’inaugurazione.
FORLANINI FS: Tutto è pronto per l’inaugurazione.
ARGONNE: è in corso la fase di allestimento interno e finitura delle uscite.
SUSA: è in corso la fase di allestimento interno e finitura delle uscite.
DATEO: è in corso la fase di allestimento interno e finitura delle uscite.
TRICOLORE: sono iniziati i lavori di realizzazione d le uscite.
SAN BABILA: sono in realizzazione le strutture.
SFORZA POLICLINICO: sono in realizzazione le strutture.
SANTA SOFIA: sono in realizzazione le strutture.
VETRA: le strutture sono state completate.
DE AMICIS: sono in realizzazione i sei cunicoli (tre per direzione) che collegheranno il vano scale centrale con i tunnel contenenti le banchine (già realizzati con le talpe).
SANT’AMBROGIO: sono in realizzazione i sei cunicoli (tre per direzione) che collegheranno il vano scale centrale con i tunnel contenenti le banchine (già realizzati con le talpe). Terminata la realizzazione del corridoio dal mezzanino M4 al fossato della pusterla, è ora in realizzazione il corridoio verso il mezzanino M2.
SOLARI: prosegue il lavoro di inserimento dei materiali per l’allestimento dei tunnel della tratta ovest.
FOPPA: è in corso la realizzazione delle uscite.
WASHINGTON-BOLIVAR: è in corso la realizzazione delle uscite.
TOLSTOJ: è in corso la realizzazione delle uscite.
FRATTINI: è in corso la realizzazione delle uscite.
GELSOMINI: è in corso la realizzazione delle uscite.
SEGNERI: è in corso la realizzazione delle uscite.
SAN CRISTOFORO: è in corso la fase di completamento interno e allestimento della stazione.
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Foto da Google Earth:
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Pratone:
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Foto MrBonny:
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Rendering dell’ipotesi di sistamenzione superciciale post-lavori:
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Largo Augusto:
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Ecco il rendering del collegamento M3-M4 che ha suscitato tante polemiche. Come potete vedere sempra che il vano ascensore sia posto quasi vicino alla Basilica di San Nazaro, e quindi lì dovrebbero esserci anche le scale fisse o mobili. Ma se vediamo la foto della planimetria (che qualche coraggioso Giornalista è riuscito a pubblicare), il tunnel pedonale si ferma solo a metà di via Pantano. A cosa serve un simile manufatto? Non ha caso il rendering è subito sparito.
Foto da Google Earth:
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Corridoio di collegamento tra M2 e M4:
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Fase successiva:
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Il deposito:
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Ed ecco che una nuova M6 appare nei progetti del Comune. Si parlava di una M6 che partisse dalla zona Certosa e lungo corso Sempione scendeva in centro e poi si dirigeva verso via Ripamonti. Ancora prima c’era la M6 fatta con il ramo Bisceglie-Pagano della M1 e una seconda tratta verso via Ripamonti. E ancora prima la M6 costituita dall’attuale tratta Garibaldi-San Siro della M5. Ma questa nuova versione, il cui progetto è stato finanziato ieri dal Ministero dei Trasporti, è un tracciato del tutto nuovo e che lascia diversi interrogativi aperti, sia per l’andamento geografico sia per le aree servite. Sembra voler imitare le nuove linee periferiche in costruzione a Parigi, infatti si vede come la tratta ovest sia predisposta per proseguire e come sembra esserci uno sbinamento verso il fondo di via Ripamonti. Credo che sia il momento, per il Comune, per dare più informazioni.
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Recentemente ho aggiunto queste belle cartoline di inizio ’900 alla mia collezione. Si tratta di vedute di Berlino colorate a mano su foto in bianco e nero e ritoccate, come era in uso all’epoca, quando alta definizione e colore erano ancora fantascienza.
Ponte dopo la stazione Gleisdereieck, cartolina del 30/03/1915 Quasi tutto quello visibile nell’immagine è stato raso al suolo durante la seconda guerra mondiale e ricostruito in forme differenti. Attualmente vi transitano i treni della U1.
Stesso luogo, seconda cartolina con retro, 23/12/1910.
Ponte Oberbaumbrucke della linea U1. Rimastro in rovina durante il periodo del muro di Berlino in quanto posto lungo il confine, è stato ripristinato “dov’era, com’era” dopo la riunificazione, diventando un noto monumento della capitale tedesca. Cartolina del 13/03/1911
Berlino Stazione Bulowstrasse della linea U2. Parzialmente distrutta durante la seconda guerra mondiale, è stata poi ripristinata. Cartolina del 19/10/1905.
Sempre Bulowstrasse, ma ripresa dall’altro lato. Cartolina del 02/01/1905.
Interno della stazione Kaiserhof, ora Mohrenstrasse sulla linea U2. Interessante per l’immagine “animata” (ovvero con persone) e dell’interno della stazione, davvero inusuale. Da notare il capitello della colonna che si vede a sinistra nell’immagine, con i due punti luce. La stazio è stata completamente riallestita dopo la seconda guerra mondiale, e le colonne sono ora rivestite in marmo. Il nome della stazione è attualmente al centro di un dibattito politico, in italiano è tradotto come “via dei Mori”.
Stazione Nollendorfplatz della Linea U1. Completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale è stata ricostruita solo in parte e con nuove forme. Cartolina del 12/11/1903.
Stazione Helleschestor della Linea U1. Vi avevo già mostrato un’ottima cartolina su questa stazione in un altro post. Qua è ripresa da un’altra prospettiva. Particolarmente animata, è tuttavia priva di data, ma sicuramente risale agli anni ’10 come le altre.
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Avrei voluto parlare della metropolitana di Kiev in altre circostanze, ma un dittatore, un despota sanguinario (di cui mi rifiuto anche di fare il nome), circondato da un’elite di barbari e il supporto di molti anche fuori dalla Russia (bella la democrazia, vero?), ha deciso che non poteva sopportate un paese libero e ha voluto attaccarlo, e così le stazioni della metropolitana sono diventate bunker. Non penso ci sia altro da aggiungere, è tempo solo di supportare e aiutare il popolo ucraino.
Per chi si trova a Milano, la farmacia Amoretti di viale Espinasse, che è vicina al consolato dell’Ucraina, sta raccogliendo medicinali (credo appositamente selezionati) da inviare direttamente sul posto. Per tutti gli altri faccio solo un esempio:
Dopo più di 10 anni dalla stesura dei primi testi, e da ben 20 anni da quanto ho iniziato a raccogliere informazioni su questo tema, sono riuscito finalmente a pubblicare un libro che coprisse in modo esauriente (dal ’800 ad oggi) molti aspetti di cui si era scritto poco e in modo frammentario. Si intitola La metropolitana milanese: evoluzione urbanistica e architettonica Con 254 pagine, 428 immagini (quasi tutte a colori), la storia della metropolitana di Milano è stata unificata in un unica monografia con un focus inedito: l’architettura. Oltre ad un primo capitolo sui progetto storici, sono trattate la Linea 1 rossa e la Linea 2 verde, la Linea 3 gialla, il Passante Ferroviario, la Linea 5 lilla e la costruenda Linea 4 blu. Con la completa descrizione delle architetture pensate per le metropolitane di Milano da Franco Albini, Franca Helgh, Marco Albini (che ha scritto anche la prefazione), Arrigo Arrighetti, Umberto Cappelli, Claudio Dini, Angelo Mangiarotti e la grafica di Bob Noorda. Un volume realizzato con il contributi iconografico e documentale di decine di archivi prubblici e privati (Albini, Noorda, Portaluppi, MM Spa, Metro4 Spa, ATM Spa, Biblioteche e Archivi civici di Milano) con il patrocinio della Fondazione Franco Albini e dell’Associazione Culturale QUATTRO.
Stato dei cantieri relativo alle sole stazioni:
SAN CRISTOFORO Dal 15 marzo 2016 IN CORSO: realizzazione uscite e interni
SEGNERI Dal 17 marzo 2015 IN CORSO: realizzazione uscite e interni
GELSOMINI Dall’11 giugno 2015 IN CORSO: realizzazione uscite e interni
FRATTINI Dal 26 febbraio 2015 IN CORSO: realizzazione uscite e allestimento
TOLSTOJ Da maggi0 2015 IN CORSO: realizzazione strutture e interni
BOLIVAR (ex WASHINGTON-BOLIVAR) Da 31 agosto 2015 IN CORSO: realizzazione uscite e interni
CALIFORNIA (ex FOPPA) Dal 2 settembre 2015 IN CORSO: realizzazione uscite e interni
CONI ZUGNA (ex SOLARI) Dal 27 agosto 2015 IN CORSO: realizzazione interni
SANT’AMBROGIO Dal 22 febbraio 2016 IN CORSO: realizzazione strutture
DE AMICIS Dal 22 febbraio 2016 IN CORSO: scavo e realizzazione strutture
VETRA Dal 22 febbraio 2016: IN CORSO: realizzazione interni
SANTA SOFIA Dal 19 febbraio 2016 IN CORSO: realizzazione strutture
SFORZA-POLICLINICO Dal 01 marzo 2016, riaperto il 06 marzo 2017 IN CORSO: realizzazione strutture
SAN BABILA Dal 18 dicembre 2015 IN CORSO: realizzazione strutture
TRICOLORE Dal 5 agosto 2015 IN CORSO: realizzazione strutture
DATEO Dal 23 gennaio 2015 IN CORSO: allestimento
SUSA Dal 05 febbraio 2015 IN CORSO: allestimento e sistemazioni superficiali
ARGONNE Dal 02 febbario 2015 IN CORSO: allestimento e sistemazioni superficiali
STAZIONE FORLANINI (ex FORLANINI FS) Dal? IN CORSO: lavori terminati
REPETTI (ex FORLANINI QUARTIERE) Dal? IN CORSO: lavori terminati
LINATE AEROPORTO Dal 28 maggio 2012 IN CORSO: lavori terminati
FASI REALIZZATIVE:
1)rimozione arredi e alberi
2)spostamento sottoservizi e formazione cantiere definitivo
3)realizzazione pareti perimetrali e consolidamento fondo
4)scavo e posa tiranti
5)realizzazione strutture
6)realizzazione uscite
7) installazione impianti e binari
8)sistemazione superficiali e allestimento stazioni
SAN CRISTOFORO Dal 15 marzo 2016 al 31 luglio 2023
SEGNERI Dal 17 marzo 2015 al 31 luglio 2023
GELSOMINI Dall’11 giugno 2015 al 31 luglio 2023
FRATTINI Dal 26 febbraio 2015 al 31 luglio 2023
TOLSTOJ Da maggi0 2015 al 31 luglio 2023
BOLIVAR (ex WASHINGTON-BOLIVAR) Da 31 agosto 2015 al 31 luglio 2023
CALIFORNIA (ex FOPPA) Dal 2 settembre 2015 al 31 luglio 2023
CONI ZUGNA (ex SOLARI) Dal 27 agosto 2015 al 31 luglio 2023
SANT’AMBROGIO Dal 22 febbraio 2016 al 31 luglio 2023
DE AMICIS Dal 22 febbraio 2016 al 31 luglio 2023
VETRA Dal 22 febbraio 2016 al 31 luglio 2023
SANTA SOFIA Dal 19 febbraio 2016 al 31 luglio 2023
SFORZA-POLICLINICO Dal 01 marzo 2016, riaperto il 06 marzo 2017 al 31 luglio 2023
SAN BABILA Dal 18 dicembre 2015 a dicembre 2022
TRICOLORE Dal 5 agosto 2015 a dicembre 2022
DATEO Dal 23 gennaio 2015 a giugno 2022
SUSA Dal 05 febbraio 2015 a giugno 2022
ARGONNE Dal 02 febbario 2015 a giugno 2022
STAZIONE FORLANINI (ex FORLANINI FS) Dal? al*
REPETTI (ex FORLANINI QUARTIERE) Dal? al*
LINATE AEROPORTO Dal 28 maggio 2012 al*
*a causa della pandemia e del crollo dei flussi di traffico aereo l’apertura l’apertura è stata rimandata fino al raggiungimento di margini operativi adeguati; in ogni caso la tratta verrà aperta quando sarà pronto il percorso fino alla stazione Dateo. Il progetto originale prevedeva l’apertura dell’intera linea per il 30 aprile 2022.
LINATE: Tutto è pronto per l’inaugurazione.
FORLANINI QUARTIERE: Tutto è pronto per l’inaugurazione.
FORLANINI FS: Tutto è pronto per l’inaugurazione. Nell’area Pratone è stato coperto il tratto di tunnel usato per il calaggio dei materiali. Ora è in fase di ripristino il terreno di copertura.
ARGONNE: è in corso la fase di allestimento interno e finitura delle uscite.
SUSA: è in corso la fase di allestimento interno e finitura delle uscite.
DATEO: è in corso la fase di allestimento interno e finitura delle uscite.
TRICOLORE: sono iniziati i lavori di realizzazione delle strutture interne.
SAN BABILA: sono in realizzazione i sei cunicoli (tre per direzione) che collegheranno il vano scale centrale con i tunnel contenenti le banchine (già realizzati con le talpe). E’ stata completata la costruzione della grande scala di uscita verso corso Europa.
SFORZA POLICLINICO: sono in realizzazione i sei cunicoli (tre per direzione) che collegheranno il vano scale centrale con i tunnel contenenti le banchine (già realizzati con le talpe). E’ in corso la realizzazione dell’uscita lato Policlinico.
SANTA SOFIA: sono in realizzazione i sei cunicoli (tre per direzione) che collegheranno il vano scale centrale con i tunnel contenenti le banchine (già realizzati con le talpe).
VETRA: volge al termine la realizzazione delle strutture interne e le uscite.
DE AMICIS: sono in realizzazione i sei cunicoli (tre per direzione) che collegheranno il vano scale centrale con i tunnel contenenti le banchine (già realizzati con le talpe).
SANT’AMBROGIO: sono in realizzazione i sei cunicoli (tre per direzione) che collegheranno il vano scale centrale con i tunnel contenenti le banchine (già realizzati con le talpe). Terminata la realizzazione del corridoio dal mezzanino M4 al fossato della pusterla, è ora in realizzazione il corridoio verso il mezzanino M2.
SOLARI: prosegue il lavoro di inserimento dei materiali per l’allestimento dei tunnel della tratta ovest.
FOPPA: è in corso la realizzazione delle uscite.
WASHINGTON-BOLIVAR: è in corso la realizzazione delle uscite.
TOLSTOJ: è in corso la realizzazione delle uscite.
FRATTINI: è in corso la realizzazione delle uscite.
GELSOMINI: è in corso la realizzazione delle uscite.
SEGNERI: è in corso la realizzazione delle uscite.
SAN CRISTOFORO: è in corso la fase di completamento interno e allestimento della stazione.
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Rendering dell’ipotesi di sistamenzione superciciale post-lavori:
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Ecco il rendering del collegamento M3-M4 che ha suscitato tante polemiche. Come potete vedere sempra che il vano ascensore sia posto quasi vicino alla Basilica di San Nazaro, e quindi lì dovrebbero esserci anche le scale fisse o mobili. Ma se vediamo la foto della planimetria (che qualche coraggioso Giornalista è riuscito a pubblicare), il tunnel pedonale si ferma solo a metà di via Pantano. A cosa serve un simile manufatto? Non ha caso il rendering è subito sparito.
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Corridoio di collegamento tra M2 e M4:
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Fase successiva:
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Il deposito:
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© 2021 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.
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Recentemente ho scoperto questa interessante serie di opuscoli emessi negli anni ’70 per informare la cittadinanza della capitale belga riguardo ai cantieri della metropolitana. Vi giro due di questi opuscoli; uno dei quali è dedicato alla grafica. Nulla da dire, se Bob Noorda è considerato un genio un motivo esiste; comunque anche qua viene adottato il sistema della striscia segnaletica uniformata. Per il resto lo sforzo informativo è tanto notevole quanto efficace nella semplicità e chiarezza dei disegni. Opuscoli così andrebbero pubblicati sempre.
L’attuale mappa della metropolitana di Bruxelles, la cui inaugurazione risale al 1976.
Per informazioni sull’acquisto del volume: metroricerche@yahoo.it
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Finalmente ATM SpA ha messo online il suo prezioso archivio fotografico. Può essere liberamente visitato attraverso questo SITO. Naturalmente ho iniziato subito a spulciarlo con l’obiettivo di trovare foto inedite sulla metropolitana. E sono stato accontentato nel giro di pochi minuti, quando ho trovato queste interessantissime foto della centrale di controllo di San Babila. La centrale di cui avevo parlato in questo POST e che doveva servire per il telecontrollo delle quattro metropolitane della “Rete delle Linee” di Amerigo Belloni. Ed ecco in tutto il suo splendore quello che sono sempre più convinto essere un lampadario disegnato dai BBPR; qua si notano alcuni dettagli come i tre cilindri sporgenti nella prima foto o la presenza di deflettori nella seconda foto, che sembrano essere stati aggiunti in un secondo momento. Sappiamo che negli anni ’70 la stupenda plafoniera era sparita, forse dava problemi? Il mister o si infittisce e la mancanza di un riferimento a cui chiedere lumi, temo che rimarrà tale per molto tempo. Insomma: chi sa si faccia avanti!
Detto questo mi auguro che la digitalizzazione e pubblicazione dell’archivio fotografico sia solo l’inizio della digitalizzazione di tutto l’archivio, incluse le pubblicazioni ATM, i prototipi dei biglietti, le mappe storiche e gli opuscoli.
Qua la presentazione ufficiale:
La storia di ATM ha origini che si possono far risalire a inizio Novecento.
Il 1917 rappresenta la data in cui il Comune di Milano decide di municipalizzare il servizio tranviario incorporandolo nelle proprie attività. Nei primi anni Trenta si assiste alla vera e propria costituzione dell’azienda autonoma.
Parlare dell’Archivio Storico di ATM vuol dire considerare un patrimonio documentale eterogeneo, testimonianza del ruolo fondamentale che ATM ha avuto nella definizione dell’identità del territorio e della vita dei suoi abitanti; anche per questo, oltre che per la sua rilevanza storica, l’azienda intende valorizzarlo e metterlo a disposizione, a partire dalla sezione fotografica.
Il fondo fotografico conserva oltre 100.000 immagini tra negativi, stampe e diapositive, databili a partire dalla fine dell’Ottocento fino ai primi anni del Duemila; immagini che raccontano come Milano e la sua azienda di trasporto pubblico siano cresciute insieme, quartiere dopo quartiere, sempre all’avanguardia.
L’attività di catalogazione digitale del patrimonio fotografico, tuttora in corso e svolta in collaborazione con il Centro per la cultura d’impresa, rappresenta un tassello di rilevante importanza per la salvaguardia del patrimonio storico di Milano e per la narrazione della sua storia recente. L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di tutela e valorizzazione del patrimonio storico documentale promosso da ATM in ottemperanza alla dichiarazione di interesse storico da parte della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia.
Le immagini pubblicate documentano i molteplici aspetti dell’attività aziendale: i mezzi di trasporto e le strutture a essi connesse come depositi e officine, le infrastrutture sin dalla loro costruzione, il personale viaggiante, amministrativo, tecnico, i passeggeri, le iniziative istituzionali e paraziendali, il dopolavoro, la città e i comuni limitrofi.
La prima selezione di immagini pubblicata è costituita principalmente dagli scatti fotografici databili fino agli anni ’70, commissionati ad agenzie fotografiche come Farabola e Publifoto, a supporto delle varie iniziative di comunicazione tra cui la rivista aziendale. La sezione fotografica verrà progressivamente arricchita con nuove immagini.
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MM S.p.A. ha organizzato una sequenza di mostre dal titolo “Che impresa fare città! MM per Milano. Una storia che costruisce futuro”. Si terrà dal 31 ottobre 2021 al 5 giugno 2022 presso la Centrale dell’Acqua in Piazza Diocleziano 5. Per INFO.
La prima mostra, che verrà inaugurata ufficialmente domani, già aperta al pubblico, ha come titolo “La rossa: una metro per ricostruire”, dedicata alla linea 1 rossa. La prima metropolitana progettata dalla MM S.p.A., all’epoca nota come Metropolitana Milanese. La prossima, che inizierà il 29 novembre, avrà come titolo “La verde: dalla città alla metropoli” e sarà dedicata alla linea 2 verde.
Ecco qualche immagine della mostra. Particolare interessante, sono finalmente riuscito a chiarire un particolare che mi aveva incuriosito: quando nel 1955 fu fondata la MM, già come S.p.A., tutte le azioni erano in mano al Comune di Milano, tranne una piccola parte, forse 1 sola azione. Ebbene ora, grazie all’esposizione di uno dei documenti fondativi originali del 4 ottobre 1955, ho capito che l’altra era in mano alla SEA, la società che ancora oggi gestisce gli aeroporti di Milano. Ora sarebbe interessante capire il motivo e se ancora oggi la situazione sia la medesima.
Eccovi qualche immagine della mostra:
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