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2 aprile 1966 – 2 aprile 2016

Oggi festeggiamo i 50 anni della tratta Pagano-Gambara della Linea 1, il primo prolungamento della metropolitana di Milano, nonché la prima diramazione. La tratta fu inaugurata sabato 2 aprile 1966 alle ore 11, ha una lunghezza di 1,9 km e costò un totale di 7 miliardi di lire dell’epoca. Gambara rimase capolinea della diramazione fino al 1975. In questa sezione della Rossa, le stazioni sono tre: Wagner, De Angeli e il capolinea Gambara; l’accesso dei treni avviene tramite un “salto di montone” immediatamente successivo alla stazione Pagano, con il binario in direzione Gambara che sottopassa il tunnel a doppio binario in direzione Rho-Fiera. Le tre stazioni sono allestite sempre in stile Albini-Helg-Noorda, ma con pavimenti in gomma nera a righe invece che a bolli; ancora non è stato possibile capire il perché si sia usato questo tipo di rilievo del pavimento che era stato scartato, forse perché era necessario usarne una partita già ordinata?

La stazione De Angeli serve il quartiere Frua con una serie di accessi diretti, caso unico nel panorama della metropolitana di Milano. Tali accessi, ancora aperti e parzialmente funzionanti (le scale mobili sono state murate) sono però in pessime condizioni, anche questo un caso unico. Probabilmente le stesse fanno parte o del complesso privato sorto al posto del quartiere industriale dell’azienda Tessile De Angeli-Frua, oppure sono di proprietà comunale ma sicuramente fuori dalla gestione ATM. Qualche anno fa furono teatro di una pesante aggressione, tuttavia – ennesimo caso unico – questo non portò ad alcun miglioramento della conservazione di questi corridoi ipogei.

Ora ecco una carrellata di foto e arrivederci al prossimo anniversario, ovvero i 50 anni della Linea 2 verde nel 2019.

Il bivio Pagano.

1965, stazione Wagner in costruzione:

L’inaugurazione presso la stazione Gambara:

I corridoio della stazione De Angeli e del quartiere Frua:

I lucernari della stazione Gambara (presenti anche a De Angeli)

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Continua anche la raccolta firme a favore della metropolitana 4. finchè i cantieri non saranno aperti e ben avviati la raccolta firme sarà ancora necessaria così come il contributo di tutti, pare davvero la stragrande maggioranza, coloro i quali vogliono che quest’opera sia realizzata al più presto.

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NUOVO SONDAGGIO SULLA MM4: I Milanesi sono molto favorevoli all’opera.I DATI

Stato dei cantieri relativo alle sole stazioni:

SAN CRISTOFORO Da ridefinire (per la sola stazione, altri cantieri operativi da agosto 2015)

SEGNERI Dal 17 marzo 2015, lavori in corso

GELSOMINI Dall’11 giugno 2015, lavori in corso

FRATTINI Dal 26 febbraio 2015, lavori in corso

TOLSTOJ Da maggio 2015, lavori in corso

WASHINGTON-BOLIVAR Da 31 agosto 2015, lavori in corso

FOPPA Da 2 settembre 2015

SOLARI Dal 27 agosto 2015, lavori in corso

SANT’AMBROGIO Dal 22 febbraio 2016

DE AMICIS Dal 22 febbraio 2016

VETRA Dal 24 febbraio 2016

SANTA SOFIA Da 19 febbraio 2016

SFORZA-POLICLINICO Da ridefinire

SAN BABILA Dal 18 dicembre 2015, lavori in corso

TRICOLORE Dal 5 agosto 2015, lavori in corso

DATEO Dal 23 gennaio 2015, lavori in corso

SUSA Dal 05 febbraio 2015, lavori in corso

ARGONNE Dal 02 febbario 2015, lavori in corso

FORLANINI FS Lavori in corso

QUARTIERE FORLANINI Lavori in corso

LINATE AEROPORTO Dal 28 maggio 2012, lavori in corso

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EST: A Linate, dove sono emerse le prime colonne di quella che sarà la parte esterna della stazione della Linea 4, continua lo scavo del tronchino di manovra, ormai coperto per i due terzi del suo percorso. Tutto è predisposto per lo spostamento del traffico veicolare per la realizzazione dell’ultimo tratto del tunnel pedonale di collegamento per l’aerostazione mentre prosegue regolarmente la realizzazione del tratto di strada coperta e interrata parallela alla stazione da per collegarla al futuro kiss&ride (una pratica ed esclusiva planimetria vi aiuterà a capire). A Quartiere Forlanini continua la fase di scavo, mentre procede la realizzazione al rustico del complesso della stazione Forlanini FS. Ad Argonne è finita la realizzazione delle paratie laterali e del “tappo” di fondo ed è quindi iniziata la rimozione della terra.. A Susa continua la rimozione del terreno. A Dateo continua la realizzazione delle paratie laterali di questa che sarà una delle stazioni più profonde. A Tricolore prosegue lo spostamento dei sottoservizi nel lato nord della stazione, mentre sono concluse quelle sul lato sud; allo stesso tempo tutto procede spedito presso il manufatto Indipendenza dove sono in realizzazione la paratie laterali.

CENTRO: Sono iniziati anche i lavori di spostamento sottoservizi in corso Europa per la stazione San Babila e in largo Augusto per l’omonimo manufatto, tuttavia alcuni ritrovamenti archeologici stanno rallentando i lavori. Si tratta di parti della parete delle terme Erculee di cui potrete trovare un disegno e la planimetria nelle immagini in calce. La parte di muro in oggetto si trova nella trincea dove dovrà essere posata una grossa conduttura fognaria, ed è all’esterno dell’area oggetto degli scavi preliminari del 2009. Dopo la presentazione del 18 febbraio, sono immediatamente partiti anche i lavori su quasi tutte le stazioni del centro; sono iniziati e già terminati i tagli degli alberi per le stazioni Santa Sofia, Vetra, De Amicis e procedono quelli per Sant’Ambrogio, dove l’operazione richiederà un temporaneo spostamento del traffico su via San Vittore.

OVEST: Sono finalmente avviati anche i lavori nell’area delle stazioni Solari, Foppa e Washington-Bolivar, dove sono partiti i cantieri per lo spostamento dei sottoservizi. A Tolstoj sono arrivate le prime macchine per lo scavo delle paratie che inizierà a breve. In piazza Frattini è già stato rimosso un primo strato di terra e si stanno realizzando le travi di chiusura delle paratie. A Gelsomini è stato dirottato il traffico liberando così l’intera area di cantiere dove intanto procede lo spostamento sottoservizi. Anche a Segneri è iniziata la realizzazione delle paratie di stazione. Continua la realizzazione del fondo, sempre tramite iniezioni, del manufatto di calaggio talpe in via Ludovico il Moro, mentre è iniziata la predisposizione del terreno nell’ampia area del deposito, dove è stata rimossa l’unica interferenza (un impianto di distribuzione di carburanti) ed è iniziata la realizzazione delle paratie del tronchino e della rampa di uscita dai tunnel. Ancora nessuna notizia per la stazione San Cristoforo che, insieme con Sforza-Policlinico, rimane ancora senza cantiere.

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Foto da Google Earth:

Foto da Google Earth:

Foto di Lino Castriotta:

Foto MM:

Foto da Google Earth:

Ecco la planimetria con la proposta di trasporto e stoccaggio dello smarino (le terre di scavo dei tunnel) in area Pratone e via Gatto. In parole semplici, il nastro trasportatore uscirà dai due tunnel nell’area del manufatto Sereni (Pratone) e passerà in un tunnel esistente sotto la stazione Forlanini FS delle ferrovie. Qua passera allo scoperto nella cosiddetta “area interclusa” e poi si inserirà nel sottopasso ferroviario esistente che passa sotto la linea veloce Rogoredo-Lambrate, dove potrà in breve tempo essere realizzata anche la pista ciclabile di connessione tra viale Argonne e il Parco Forlanini. Uscito dal sottopasso, il nastro trasportatore inizierà la sua risalita fino alla torre posta al centro dell’area di deposito temporaneo del materiale. Il nastro trasportatore sarà coperto per evitare la dispersione delle terre, che, comunque, sono appositamente imbevuti di un liquido che evita la dispersione di polveri.

La piazza quadrata su cui confluiscono il mezzanino della metro 4 (a destra), il sottopasso centrale della stazione ferroviaria (in primo piano), la rampa di uscita verso i Tre Ponti (a sinistra). La piazza sara coperta con una tettoia metallica piana sorretta da colonne metalliche le cui basi verranno innestate ai sostegni circolari visibili in questa foto:

Foto Marco Vergini:

Foto MM:

Quale uscita sud per la stazione Argonne? Il dibattito in consiglio di zona è stato vivo e con posizioni trasversali che divisono gli opposti fronti. Meglio l’uscita originale (in verde) verso il marciapiede sud verso la via privata Marciano, o meglio l’uscita verso ovest (in rosso) con la scala all’interno del parterre? La prima eviterebbe di attraversare la strada, ma si troverebbe lontana dalle fermate del trasporto pubblico (filovia 93). La seconda sarebbe più vicina comoda per connettersi con la 93 e l’incrocio di Largo di Porto di Classe, ma richiederebbe l’attraversamento della strada. Io sono favorevole alla seconda opzione, più razionale, ma mi chiedo perchè non farle entrambe?

Foto di Lorenzo Mastromarino:

 

Ecco che arrivano i punti per il monotiraggio dei palazzi in area di scavo:

Manufatto Gozzi:

Pareti come quella visibile nello scavo della Linea blu si trovano già esposte nell’area sopra il parcheggio interrato di Largo Corsia dei Servi, il tracciato e la tipologia edilizia del complesso termale sono già noti da tempo.

Foto di Papoff:

 

Il deposito

 

 

 

 

© 2016 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.

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Gira su youtube ormai da diversi anni e ciclicamente viene riproposto agli appassionati. E’ giunta ora di fissarlo anche in questo blog, perché il video è assolutamente interessante, anche se un po’ danneggiato dal tempo. Si tratta di un lavoro promozionale editato da ATM nel 1982 quando a Milano operavano solo le linee 1 rossa e 2 verde. Grande interesse per le riprese nella sala di controllo che era presente nel mezzanino della stazione San Babila dove ora di trova un grande negozio di elettronica. Oggi il centro di controllo, recentemente predisposto per la gestione di sei linee metropolitane, si trova presso gli uffici ATM di via Monte Rosa (stazione Lotto).

Dalla centrale di controllo di San Babila venivano controllate le due linee esistenti, ma vi era la predisposizione per controllare e dirigere il traffico per tutte le quattro linee previste dalla “Rete delle Linee” di Amerigo Belloni.

L’avveniristica conformazione della sala di controllo, con il quadro sinottico analogico (a sx la Linea 2 a dx la Linea 1), il banco comandi e il futuribile lampadario. Tutto rigorosamente sui toni del rosso. In queste sale erano anche presenti i monitor con le immagni provenienti dal sistema di videosorveglianza, il primo al mondo ad essere installato da subito in una metropolitana.

La seconda sala con il controllo degli impianti elettrici.

La sala del quadro sinottico (qua quello della Linea 2) in una fase successiva, probabilmente la stessa del video.

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SAN CRISTOFORO Da ridefinire (per la sola stazione, altri cantieri operativi da agosto)

SEGNERI Dal 17 marzo 2015, lavori in corso

GELSOMINI Dall’11 giugno 2015, lavori in corso

FRATTINI Dal 26 febbraio 2015, lavori in corso

TOLSTOJ Da maggio 2015, lavori in corso

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FOPPA Da 2 settembre 2015

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TRICOLORE Dal 5 agosto 2015, lavori in corso

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EST: A Linate, dove sono emerse le prime colonne di quella che sarà la parte esterna della stazione della Linea 4, continua lo scavo del tronchino di manovra. La costruzione dell’opera procede attraverso l’uso del “metodo Milano“, ovvero prima la realizzazione della copertura (in parte già completa) e poi lo scavo della galleria e la realizzazione del fondo. E’ ancora sospesa la realizzazione dell’ultimo tratto del tunnel pedonale di collegamento per l’aerostazione mentre prosegue regolarmente la realizzazione del tratto di strada coperta e interrata parallela alla stazione da per collegarla al futuro kiss&ride e all’aeroporto (una pratica ed esclusiva planimetria vi aiuterà a capire). A Quartiere Forlanini continua la fase di scavo, mentre procede la realizzazione al rustico del complesso della stazione Forlanini FS. Ad Argonne è finita la realizzazione delle paratie laterali e continua la realizzazione, tramite iniezioni cementizie del fondo della stazione per poi proseguire allo scavo. A Susa è già iniziata la rimozione del terreno. A Dateo continua la realizzazione delle paratie laterali di questa che sarà una delle stazioni più profonde. A Tricolore prosegue lo spostamento dei sottoservizi nel lato nord della stazione, mentre sono concluse quelle sul lato sud; allo stesso tempo tutto procede spedito presso il manufatto Indipendenza dove sono in realizzazione la paratie laterali.

CENTRO: Sono iniziati anche i lavori di spostamento sottoservizi in corso Europa per la stazione San Babila e in largo Augusto per l’omonimo manufatto.

OVEST: Sono finalmente avviati anche i lavori nell’area delle stazioni Solari, Foppa e Washington-Bolivar, dove sono in fase di rimozione tutte le interferenze (con complicazioni legate ad un edicola in Solari) e gli arredi esistenti, oltre alla predisposizione delle cesate. Continua la predisposizione del cantiere Tolstoj con lo spostamento verso ovest della carreggiata in direzione centro. Continua la realizzazione delle paratie e del fondo della stazione in piazza Frattini, così come lo spostamento sottoservizi a Gelsomini. Terminato il complesso spostamento dei sottoservizi a Segneri si sta procedendo alla realizzazione della conformazione definitiva del cantiere. Continua la realizzazione del fondo, sempre tramite iniezioni, del manufatto di calaggio talpe in via Ludovico il Moro, mentre è iniziata la predisposizione del terreno nell’ampia area del deposito, dove è stata rimossa l’unica interferenza (un impianto di distribuzione di carburanti) ed è iniziata la realizzazione delle paratie del tronchino e della rampa di uscita dai tunnel. Nessuna notizia per la stazione San Cristoforo.


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Foto MM:

Foto da Google Earth:

Foto MM:

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Ecco la planimetria con la proposta di trasporto e stoccaggio dello smarino (le terre di scavo dei tunnel) in area Pratone e via Gatto. In parole semplici, il nastro trasportatore uscirà dai due tunnel nell’area del manufatto Sereni (Pratone) e passerà in un tunnel esistente sotto la stazione Forlanini FS delle ferrovie. Qua passera allo scoperto nella cosiddetta “area interclusa” e poi si inserirà nel sottopasso ferroviario esistente che passa sotto la linea veloce Rogoredo-Lambrate, dove potrà in breve tempo essere realizzata anche la pista ciclabile di connessione tra viale Argonne e il Parco Forlanini. Uscito dal sottopasso, il nastro trasportatore inizierà la sua risalita fino alla torre posta al centro dell’area di deposito temporaneo del materiale. Il nastro trasportatore sarà coperto per evitare la dispersione delle terre, che, comunque, sono appositamente imbevuti di un liquido che evita la dispersione di polveri.

Foto Marco Vergini:

Foto MM:

Quale uscita sud per la stazione Argonne? Il dibattito in consiglio di zona è stato vivo e con posizioni trasversali che divisono gli opposti fronti. Meglio l’uscita originale (in verde) verso il marciapiede sud verso la via privata Marciano, o meglio l’uscita verso ovest (in rosso) con la scala all’interno del parterre? La prima eviterebbe di attraversare la strada, ma si troverebbe lontana dalle fermate del trasporto pubblico (filovia 93). La seconda sarebbe più vicina comoda per connettersi con la 93 e l’incrocio di Largo di Porto di Classe, ma richiederebbe l’attraversamento della strada. Io sono favorevole alla seconda opzione, più razionale, ma mi chiedo perchè non farle entrambe?

Foto MM:

Foto MM:

Manufatto Indipendenza:

 

Largo Augusto:

 

Manufatto Lorenteggio 44, foto di Vittorio Rastelli:

Manufatto Lorenteggio 44:

 

Il deposito

 

 

 

 

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SEGNERI Dal 17 marzo 2015, lavori in corso

GELSOMINI Dall’11 giugno 2015, lavori in corso

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TOLSTOJ Da maggio 2015, lavori in corso, lavori in corso

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SUSA Dal 05 febbraio 2015, lavori in corso

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A Linate, dove sono emerse le prime colonne di quella che sarà la parte esterna della stazione della Linea 4, è iniziato lo scavo del tronchino di manovra. La costruzione dell’opera procede attraverso l’uso del “metodo Milano“, ovvero prima la realizzazione della copertura e poi lo scavo della galleria e la realizzazione del fondo. Sembra imminente l’inizio della realizzazione dell’ultimo tratto del tunnel pedonale di collegamento per l’aerostazione e, contemporaneamente, è iniziata la realizzazione del tratto di strada coperta e interrata parallela alla stazione da utilizzarsi per il kiss&ride. A Quartiere Forlanini è iniziata la fase di scavo, mentre procede la realizzazione al rustico del complesso della stazione Forlanini FS. Ad Argonne è finita la realizzazione delle paratie laterali ed è iniziata la realizzazione, tramite iniezioni cementizie del fondo della stazione per poi proseguire allo scavo. A Susa continua la realizzazione delle paratie di stazione mentre sono state completate quelle del manufatto adiacente (dove i treni potranno invertire il senso di marcia) ed è già iniziata la rimozione del terreno. A Dateo è iniziata la realizzazione delle paratie laterali di questa che sarà una delle stazioni più profonde. A Tricolore prosegue lo spostamento dei sottoservizi nel lato nord della stazione, mentre sono concluse quelle sul lato sud; allo stesso tempo tutto procede spedito presso il manufatto Indipendenza.

Aprono i primi cantieri in centro, dal 18 dicembre inizierà lo spostamento sottoservizi in corso Europa per la stazione San Babila e in Largo Augusto per l’omonimo manufatto. Si tratterà di primi cantieri più piccoli che serviranno per predisporre l’area al cantiere vero e proprio.

Per quanto riguarda la tratta Solari-Foppa-Washington/Bolivar riporto quanto dichiarato dalla società costruttrice:

Buongiorno, per la stazione Solari sono stati ottimizzati ulteriormente gli ingombri di cantiere e, a seguito di queste modifiche, la Direzione Lavori in capo a MM ha trasmesso i verbali di consegna delle aree per gli interventi sulle alberature comprensivi dei verbali di consegna delle aree stradali. Nel frattempo è stata individuata l’area presso cui verrà spostata l’edicola di via Solari, una volta ottenute le autorizzazioni comunali e il via libera a procedere da parte della Polizia Locale: si tratta del parterre centrale di viale Papiniano, nel tratto compreso tra Esselunga e l’incrocio con via Bragadino.
Foppa: le uniche aree recintate sono quelle in corrispondenza dei filari alberati interferenti, su cui si è già intervenuti. Al momento sono in via di risoluzione alcune questioni di ordine burocratico con gli Enti coinvolti per poi procedere con lo spostamento dei sottoservizi e dei dehor.
Washington-Bolivar: sono state ultimate le opere civili per lo spostamento dei sottoservizi, ad esclusione di via dei Grimani.

Continua la predisposizione del cantiere Tolstoj, mentre dove si è concluso lo spostamento sottoservizi in via Romagnoli. Continua la realizzazione delle paratie e del fondo della stazione in piazza Frattini, così come lo spostamento sottoservizi a Segneri e Gelsomini, entrambi i casi sono molto complessi. Intanto è iniziata la realizzazione del fondo, sempre tramite iniezioni, del manufatto di calaggio talpe in via Ludovico il Moro.

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LINATE AEROPORTO

 

Foto MM:

QUARTIERE FORLANINI

Foto MM:

FORLANINI FS

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Foto Marco Vergini:

Foto MM:

ARGONNE

Quale uscita sud per la stazione Argonne? Il dibattito in consiglio di zona è stato vivo e con posizioni trasversali che divisono gli opposti fronti. Meglio l’uscita originale (in verde) verso il marciapiede sud verso la via privata Marciano, o meglio l’uscita verso ovest (in rosso) con la scala all’interno del parterre? La prima eviterebbe di attraversare la strada, ma si troverebbe lontana dalle fermate del trasporto pubblico (filovia 93). La seconda sarebbe più vicina comoda per connettersi con la 93 e l’incrocio di Largo di Porto di Classe, ma richiederebbe l’attraversamento della strada. Io sono favorevole alla seconda opzione, più razionale, ma mi chiedo perchè non farle entrambe?

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SUSA

Foto MM:

DATEO

 

TRICOLORE

SAN BABILA

SOLARI

FOPPA

 

 

WASHINGTON-BOLIVAR

TOLSTOJ

FRATTINI

GELSOMINI

 

SEGNERI

 

SAN CRISTOFORO FS

 

Il deposito

 

 

 

 

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La Linea 5 Lilla nasce con il Piano dei Trasporti Pubblici redatto dal Comune nel 1990 dove veniva affermata la necessità di creare una linea tranviaria tra il Comune di Cinisello Balsamo e l’asse di viale Fulvio Testi, viale  Zara e Piazzale Lagosta – già serviti dalla rete tranviaria – fino alla stazione Garibaldi con due tratti in sotterranea, tra il capolinea di Cinisello fino al’ospedale Bassini e tra viale Marche e la stazione Garibaldi, con la possibilità di realizzare il resto della tratta in viadotto, introducendo così quello che all’epoca veniva definitivo un sistema innovativo, ovvero una metropolitana leggera.

Nel Piano Urbano della Mobilità 2001-2010, approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 30/01 del 19 marzo 2001, l’originale tranvia Cinisello – Garibaldi viene convertita in metropolitana, sempre di tipo leggero, che avrebbe sfruttato i finanziamenti per la tratta in sotterraneo del tram pensato con il primo progetto, con l’aggiunta di una nuova tratta in sotterraneo tra viale Marche e via Bignami.

Dopo aver dato incarico alla Metropolitana Milanese per lo studio di fattibilità della nuova metropolitana, nella seduta del 28/02/2006 del Comitato dei Soggetti Attuatori, fu preso atto dello studio di fattibilità di un’ulteriore Linea – detta M6 arancio – anch’essa in sostituzione di una “metrotramvia”, la Milano Garibaldi – Settimo Milanese.

Il 17 maggio 2006 fu aggiudicata la gara alla costituita ATI, di cui Astaldi Spa è mandataria, grazie alla quale fu poi costituita la società Metro 5 S.p.A. per la stipula della convenzione di costruzione e gestione della linea nella tratta Garibaldi – Bignami. Nel contempo il Comune verificò la possibilità di unire la Linea 5 con la Linea 6, entrambi con capolinea presso la Stazione Garibaldi. La scelta fu giudicata ottimale e fu subito avviato un iter per modificare il progetto non solo della metropolitana ma anche del complesso edilizio di Porta Nuova in costruzione nella stessa area e nei sotterranei del quale si sarebbe dovuto trovare il capolinea della MM5. Modificato il progetto e finanziate le modifiche, nel mese di agosto 2007 partirono i lavori lungo l’asse Zara-Testi.

Nel mese di novembre 2007 la Regione ha approvato il progetto preliminare del prolungamento verso lo stadio San Siro, sancendo definitivamente l’unicità tra la Linea 5 e la vecchia Linea 6. Oltre al prolungamento ad Ovest fu previsto anche il prolungamento verso Monza, tuttora oggetto di dibattito. Infatti, se della tratta Bignami – Monza Bettola esiste già un primo progetto, per il proseguimento vi sono ancora varie ipotesi.

A seguito della scelta di Milano di ospitare l’Esposizione Universale del 2015, la costruzione della nuova Linea 5 completa, tra Bignami e lo stadio Meazza, divenne subito uno dei progetti prioritari. L’occasione di avere un limite temporale definito e la possibilità di ottenere finanziamenti in modo più rapido, ha facilitato il completamento dei fondi necessari. Il Comune, per evitare i problemi burocratici e tecnici derivanti dall’avere due concessionari sulla stessa infrastruttura, ha deciso di affidare direttamente i lavori alla stessa ATI che sta eseguendo il primo lotto. Tuttavia la necessità di rispettare tempi cosi stretti produssero un nuovo accordo con un aumento del finanziamento del Comune per poter utilizzare ben quattro macchine scavatrici TBM – le talpe – invece delle due inizialmente previste. I Cantieri del secondo lotto furono aperti ufficialmente l’8 novembre 2010.

Il nodo Garibaldi costituisce il punto di maggior interesse della Linea 5, già legata all’annoso problema del centro direzionale, quest’area si è concretizzata come principale nodo infrastrutturale cittadino. Alla convergenza tra le linee esistenti fu affiancata dapprima il nuovo capolinea della Linea 5 e poi il nuovo capolinea della Linea 6. Inizialmente le due linee, pensate appunto come due strutture separate, avrebbero raddoppiato l’esistente interscambio tra Linea 2 e Passante.  Per semplificare i trasferimenti si pensò di creare due stazioni di testa sotterranee, una ad Est per la Linea 5 ed una ad Ovest per la Linea 6, allineate, ma contrapposte sui due lati della stazione della Linea 2. Subito emerse l’irrazionalità della proposta, infatti ci si sarebbe trovati con tre stazioni complanari, due delle quali inframmezzate dalla terza (l’esistente Linea 2). Anche se i collegamenti pedonali sarebbero stati relativamente semplici, infatti era già presente un tunnel che sottopassa la stazione della Linea 2 e che porta al Passante, gli utenti sarebbero stati costretti a cambiare treno anche se, nella pratica, le due linee – 5 e 6-  erano una la continuazione dell’altra.

Nel 2006 il Comune decise di intavolare una discussione con la Hines, proprietaria dell’area di Porta Nuova-Garibaldi-Varesine, e la società costruttrice Metro5 per rivedere l’intero progetto del nodo. Poiché la nuova ubicazione, più profonda e più estesa, avrebbe aumentato i costi, le trattative non ebbero vita facile. Si trattava di modificare non solo la stazione e i tunnel ma anche le fondamenta del cosiddetto “podio”, ovvero l’attuale piazza Gae Aulenti. Dopo mesi d’attesa fu raggiunto un accordo e la stazione fu spostata più ad Ovest, affiancata all’hotel Executive e alla stazione del passante, ovviamente ad una quota nettamente più profonda, proprio per sotto passare la Linea 2, eliminando quindi l’ostacolo iniziale. In questo modo le linee 5 e 6 furono congiunte. Per recuperare il ritardo sia nella costruzione della metropolitana sia di quella del complesso di superficie, chiamato Porta Nuova, i lavori per i tunnel iniziarono subito dopo l’approvazione definitiva, a luglio 2007, per poter eseguire da subito tutte le opere che avrebbe interferito con i cantieri già previsti.

Questo è il quadro in cui è nato il tortuoso tunnel che collega le stazioni Isola e Garibaldi della Lilla. Tortuoso sia sul piano orizzontale che su quello verticale, dovendo attraversare nell’ordine:

 - la Linea 2 verde, passando SOPRA

- il “passantino” ferroviario che collega la stazione Garibaldi della Ferrovie con la stazione Greco, passando SOTTO

- il tunnel stradale Certosa – Linate, passando SOPRA (fortunatamente mai realizzato)

- il tunnel stradale del complesso Porta Nuova, passando SOTTO

- il Passante Ferroviario, passando SOPRA

- nuovamente la  Linea 2 verde (la stazione), passando SOTTO

Con un misto di tecnologie costruttive che vede:

- galleria cut&cover (scavo dall’alto) con metodo Milano

-galleria cut&cover (scavo dall’alto) tradizionale

-galleria naturale

-nuovamente galleria cut&cover (scavo dall’alto) con metodo Milano

-gallerie naturali parallele

L’elaborato progetto fu affidato alla società Alpina, specializzata nel settore dell’ingegneria infrastrutturale, ma per meglio descriverlo vi rimando alle parole di Paolo Galvanin e Federico Gervaso tratte dal volume Linea 5, la nuova metropolitana automatica di Milano, Ed. La Fiaccola.

La Linea 5 appena a valle della stazione Isola deve sovrappassare la Linea 2 con un minimo franco fra il solettone di fondo e la calotta della due canne costruite a  foro cieco della Linea Verde. Impossibile procedere come d’uso con le paratie perimetrali nel tratto interferente. Viene trovata una brillante soluzione, in pratica viene costruito un ponte a due campate, due spalle laterali ed una pila centrale, sopra le gallerie della Verde. Vengono realizzati tre segmenti di paratie perpendicolari alla Linea 5 in modo da costruire tre punti di appoggio per reggere l’impalcato costruito dalla scatola che forma la galleria artificiale della Linea 5.  [...] Più avanti il nuovo ostacolo è rappresentato dal sottopasso da effettuare sotto la linea FS Garibaldi-Greco e sotto la nuova galleria artificiale chiamata pomposamente “Via del nord” che costituisce il nuovo asse veicolare tra la stazione Garibaldi e Piazza della Repubblica.

Il problema non si presenta facile perché la prima struttura è costituita da una galleria artificiale costruita negli anni ’50 in calcestruzzo non armato (i ferrovieri hanno sempre odiato il ferro di armatura) quindi assai sensibile agli effetti indotti dallo scavo sotterraneo. Tra l’altro la stessa linea Garibaldi-Greco deve essere sottopassata una seconda volta anche dal tronchino di collegamento tra la 5 e la 2 progettato e realizzato per la necessità di trainare i treni della 5 verso il deposito Famagosta della Linea 2. La nostra linea 5 non possiede per ora un deposito, sia perché non ci sono al momento aree ragionevolmente estese nelle vicinanze degli attuali terminali sia per i progetti di prolungamento da entrambi i capolinea. Per tornare al nostro problema principale, il sottopasso di entrambe le strutture viene effettuato con una copertura di soli 3 metri. Viene realizzato un pozzo a cielo aperto piuttosto profondo in fregio alla linea FS, si procede poi ad un consolidamento preventivo con iniezioni cementizie lungo il contorno della galleria di linea e successivamente si effettuano dal pozzo iniezioni cementizie integrate utilizzando geometrie di perforazione semplici con raggiere parallele all’asse della galleria.

Prima di procedere al sottoattraversamento del tunnel di Porta Nuova, anche qui si è consolidato il terreno operando addirittura da una sottostazione elettrica pre-esistente. Il vantaggio di operare con iniezioni controllate nelle pressioni e nel tempo è proprio quello di evitare repentini sollevamenti delle strutture o peggio ancora del piano del ferro proprio in corrispondenza della delicatissima zona scambi. Chi ha operato il consolidamento del terreno in questa zona ha agito oltre i limiti superiori della prudenza e dell’attenzione, evitando con particolari schemi di intervento qualsiasi movimento di rotaie de degli scambi. [...] Sovrappassata la Linea 2 e sottopassate le Ferrovie dello Stato e la Via del Nord, la nostra Linea 5 trova 80 metri di pappa già cucinata e condita. Infatti i costruttori del complesso immobiliare di Porta Nuova, grazie all’ingegno dei progettisti ed al fine di guadagnare sui loro tempi esecutivi, hanno partorito all’interno delle loro opere fondazionali, appena sotto il solettone di base dei loro edifici, il tetto e le pareti laterali della galleria della Linea 5. Spieghiamo nel dettaglio: per uno sviluppo di circa 85 metri la Linea 5 sottopassa gli edifici chiamati E3 ed E2 con i relativi parcheggi interrati. Per risolvere le interferenze tra le strutture, le fondazioni vengono realizzate a ponte sulle gallerie artificiali della Linea 5 senza armature passante. I carichi verticali degli edifici sono quindi trasmessi sui diaframmi laterali. Inoltre viene già chiaramente realizzato il soffitto della galleria di linea in modo che il successivo scavo possa avvenire con tempi totalmente disgiunti da quelli degli edifici. Scavato il volume della galleria artificiale sotto il tetto e tra le paratie, al cantiere della Linea 5 non resta che eseguire il solettone di fondo e le contro pareti, preceduti entrambi da un’accurata impermeabilizzazione. [...]

Non sono passati che pochissimi metri dal sovrappasso dei fabbricati che la Linea 5 incontra la galleria del Passante Ferroviario e tangenzialmente le fondazioni del voluminoso fabbricato di Via Vigano 8, vittima predestinata di ben due opere in sotterraneo in estrema vicinanza alle sue fondazioni. [...] Qui la livelletta della Linea 5 ha compiuto il miracolo, dovendo contemperare alle esigenze del sottopasso dei fabbricati del sovrappasso del Passante e del successivo sottopasso della stazione Garibaldi della Linea 2 vere. Unica soluzione, giù a rotto di collo con un 5% di pendenza incompatibile con le metropolitane pesanti ma ammesso dalla particolare tipologia di trazione delle leggere vetture della nostra linea 5. Siccome non c’è limite al peggio, il tracciato della 5 sovrappassa il Passante con un angolo d’incidenza piuttosto ridotto, ciò che comporta l’interferenza tra le due strutture non per una decina di metri come per un incrocio perpendicolare ma per un tratto di circa 90 metri e con una distanza tra l’arco rovescio della 5 e la calotta del Passante che si riduce notevolmente fino ad un un  minimo di 150cm. ed il Passante deve essere mantenuto sempre in funzione. Inoltre, lo ripetiamo, la Linea 5 corre in fregio al civico 8 di via Viganò per 60 metri. Una sfida, un’operazione di chirurgia da effettuare con precisione millimetrica a scanso di disastri. Tutto è giocato sulla precisione e la geometria delle iniezioni di consolidamento eseguite dall’alto con raggiere aventi un interasse di 160 cm progettate in modo che alla loro massima profondità risulti di 180 cm.

Questa geometria di iniezioni cementizie integrate con silicatiche ha permesso di ricostruire un arco di terreno trattato chiuso sotto l’arco rovescio, che è in grado di trasferire gli sforzi ai lati del Passante riducendo il carico sulla calotta e sulle reni della galleria sottostante. Per salvare l a pelle all’edificio di via Viganò 8 si è deciso di consolidargli il terreno sottostante in modo da trasferire i carichi in profondità, riducendo al minimo l’interferenza con lo scavo della Linea 5. Scavo che, contrariamente alle previsioni iniziali, non è stato effettuato salendo dal successivo pozzo Como verso il Passante, ma in senso inverso, cioè continuando il senso di costruzione da nord verso sud-ovest. Per avere a disposizione sia la cintura che le bretelle, ogni 20 metri di galleria si è realizzato un tampone verticale di terreno trattato anche nel nucleo dello scavo, in modo da permettere scavi e rivestimenti parziali differiti nel tempo. [...] Il numero finale del nostro circo itinerante è il sottopasso della stazione Garibaldi della Linea 2, con due piccole gallerie monobinario la cui calotta ha effettivamente grattato il solettone di fondo della stazione. I programmi iniziali erano quelli di scavarle partendo dal profondo pozzo Como di dimensioni ragguardevoli (circa 20×30) e di profondità adeguata, che avrebbe dovuto essere dotato di una rampa d’accesso per facilitare la movimentazione dei materiali. Niente di tutto questo: il pozzo Como è stato  scavato tra le paratie fino alla profondità di progetto e laggiù è stata realizzata per una trentina di metri la galleria artificiale che ospita la Linea 5 con un solettone di copertura particolarmente robusto.

Anche qui i tempi degli immobiliaristi non erano compatibili con quello dello scavo a foro cieco delle gallerie. Infatti dentro il pozzo e sopra la Linea 5 il progetto Porta Nuova ha immediatamente realizzato tre piani di garage interrato dell’edificio sovrastante. Quindi il sottopasso della stazione Garibaldi ha dovuto necessariamente essere realizzato partendo dallo scatolone della stazione con tempi più dilatati ma compatibili con i programmi di Metro 5. A questo punto bisogna capire com’è stata realizzata circa quarant’anni fa la stazione della Linea Verde. Era già particolare allora, perché disponeva di quattro binari anche se i due laterali non sono mai stati utilizzati. Ed il progetto fondazionale faceva conto di un successivo sottopasso di una futura linea metropolitana pesante mai realizzata. Qui scavando negli archivi si sono riscontrate alcune soluzioni costruttive non usuali come le paratie perimetrali senza contropareti interne per buona parte del perimetro di stazione, con la conseguenza che i diaframmi sono tuttora sottoposti a carichi assiali. Invece le fondazioni relative a tutto il graticcio di travi che forma il pavimento della stazione sono realizzate su pali circolari all’interno dei quali sono annegate putrelle in ferro per il sostegno della copertura realizzata in prima fase. Quindi per la stazione Garibaldi era già stata adottata allora una metodologia top-down. Senza entrare in analisi di dettaglio per quanto concerne la struttura della stazione Garibaldi e le sue conseguenze sulla costruzione delle sottostanti gallerie di linea monobinario, basti pensare che la prudenza ha suggerito metodi esecutivi complessi nelle opere di consolidamento (iniezioni eseguire dall’esistente sottopasso di collegamento metropolitana-passante, chiuso per l’occasione ed anche jet-grouting in avanzamento con campi estremamente limitati di ampiezza). Alcuni pali di fondazione della stazione sono stati lasciati vivi per tutta la durata dello scavo della galleria e segati solo alla fine di tutte le opere di rivestimento definitivo.

IL PROGETTO

La prima versione del capolinea della Metro 5 a Garibaldi, ancora non esisteva il progetto Porta Nuova e, quindi, quello di piazza Gae Aulenti:

Appare il complesso Porta Nuova-Garibaldi e Piazza Gae Aulenti, nel sottosuolo viene ridefinita la stazione della M5 lilla, mentre a sinistra si può vedere l’anello di inversione della metrotranvia Garibaldi-San Siro:

La metrotranvia Garibaldi-San Siro si trasforma in M6 arancio (2004 circa):

La M6 arancio si unisce alla M5 lilla di cui diventa il secondo lotto:

Il dettaglio della nuova stazione unificata a fianco della stazione del Passante:

Dettaglio degli interscambi pedonali:

Planimetrie della stazione Garibaldi nella penultima conformazione:

LA COSTRUZIONE

Iniziano i cantieri:

Spostamento sottoservizi e predisposizione del cantiere:

Scavo delle paratie laterali profondo, dopo una prima fase con uso di micropali:

I due scavi al di là e al di quaà della stazione della MM2 Garibaldi. A sx il pozzo “Como” di attacco dei due tunnel di sottopasso della metropolitana esistente, a dx lo scavo per la stazione della Lilla:

Relizzate la paratie laterali si predispone la trave di bordo per installare la copertura prefabbricata, metodo “top-down”:

Si inizia la posa del solaio di copertura in travi prefabbricate:

La posa continua e si realizza anche la soletta posta tra le travi, tutto prefabbricato:

Si inizia lo scavo sotto la copertura e man mano si realizzano i piani intermedi. Qua siamo sotto il solaio del mezzanino, con le aperture per le scale mobili:

In superficie rimangono alcuni pozzi per il calaggio delle macchine e dei materiali:

Giunti al livello di fondo si inizia lo scavo dei tunnel di sottopassaggio della Linea 2 verde:

Vista zenitale dell’area di cantiere con i due pozzi di servizio:

Scavai i tunnel si procede alla realizzazione della struttura in calcestruzzo armato:

Procede anche la realizzazione della stazione, con le prime componenti delle porte di banchina e con le scale mobili già i sede:

In superficie si chiudono i pozzi e si avvia la sistemazione superficiale:

L’ARCHITETTURA

Progetto architettonico prima versione, 2005, Studioduemila (probabilmente non più in attività):

Progetto architettonico seconda versione, studi Gozzoli/MBiM

Progetto architettonico terza versione (ancora non definitiva), sempre studi Gozzoli/MBiM:

 

 

 

 

 

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E’ così, con il grande ritorno della nebbia a Milano, ieri, sabato 14 novembre 2015, è entrata in servizio l’ultima delle stazioni della metro 5 lilla. Ora la nuova metropolitana automatica di Milano è completa in tutta la sua interessa, potranno essere chiusi i cantieri di servizio e quindi andarea regime in attesa dei futuri prolungamenti verso Monza e Settimo Milanese, attualmente oggetto di analisi e progetti, sopratutto nell’ottica di avere al più presto quello che davvero manca a questa metropolitana: il deposito.

Forse questa sobria inaugurazione meritava almeno un sole splendente, soprattutto per fare delle foto decenti, ma il 14 novembre è stato davvero così, assolutamente milanese.

 

 

 

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Continua anche la raccolta firme a favore della metropolitana 4. finchè i cantieri non saranno aperti e ben avviati la raccolta firme sarà ancora necessaria così come il contributo di tutti, pare davvero la stragrande maggioranza, coloro i quali vogliono che quest’opera sia realizzata al più presto.

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NUOVO SONDAGGIO SULLA MM4: I Milanesi sono molto favorevoli all’opera.I DATI

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Stato dei cantieri relativo alle sole stazioni:

SAN CRISTOFORO Da ridefinire (per la sola stazione, altri cantieri operativi da agosto)

SEGNERI Dal 17 marzo 2015, lavori in corso

GELSOMINI Dall’11 giugno 2015, lavori in corso

FRATTINI Dal 26 febbraio 2015, lavori in corso

TOLSTOJ Da maggio 2015, lavori in corso, lavori in corso

WASHINGTON-BOLIVAR Da 31 agosto 2015, lavori in corso

FOPPA Da 2 settembre 2015

SOLARI Dal 27 agosto 2015, lavori in corso

SANT’AMBROGIO Da novembre 2015

DE AMICIS Da novembre 2015

VETRA Da ridefinire

SANTA SOFIA Da novembre 2015

SFORZA-POLICLINICO Da novembre 2015

SAN BABILA Dal 15 novembre 2015

TRICOLORE Dal 5 agosto 2015, lavori in corso

DATEO Dal 23 gennaio 2015, lavori in corso

SUSA Dal 05 febbraio 2015, lavori in corso

ARGONNE Dal 02 febbario 2015, lavori in corso

FORLANINI FS Lavori in corso

QUARTIERE FORLANINI Lavori in corso

LINATE AEROPORTO Lavori in corso

VOLANTINO CANTIERI ZONA SUD-OVEST: CLICCA QUI e CLICCA QUI

VOLANTINO CANTIERI ZONA EST: CLICCA QUI

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A Linate, dove sono emerse le prime colonne di quella che sarà la parte esterna della stazione della Linea 4, è iniziato lo scavo del tronchino di manovra. L’opera procede con metodi differenti, nell’area più prossima alla stazione si sta usando il “metodo Milano” quindi realizzando prima la soletta di copertura, mentre nel punto più vicino all’Idroscalo si procede con lo scavo tradizionale.  Per il proseguimento dello scavo del tunnel pedonale di collegamento tra metro e aeroporto bisognerà aspettare la fine dell’Expo. A Quartiere Forlanini è iniziata la fase di scavo, mentre procede la realizzazione al rustico del complesso della stazione Forlanini FS. Ad Argonne e Susa continua la realizzazione delle paratie di stazione su cui consiglio un approfondimento con i due link che trovare sotto questo testo. Ad Argonne sono già iniziate le iniezioni di consolidamento del terreno per proteggere lo scavo dalla falsa acquifera, e, quindi, iniziare con la rimozione del terreno. A Dateo tutto è libero e pronto per l’inizio della realizzazione delle paratie laterali di questa che sarà una delle stazioni più profonde. A Tricolore prosegue lo spostamento dei sottoservizi nel lato sud della stazione; allo stesso tempo tutto procede spedito presso il manufatto Indipendenza.

Prime notizie anche per la tratta centrale, infatti pare che per preservare alcuni alberi nel parco delle Basiliche, la stazione Vetra subirà una rotazione di 90° del blocco delle risalite (scale mobili, scale fisse e ascensori); in questo modo la porzione interessata penetrerà maggiormente il parco, ma non dovrebbe interessare nessun albero.

Nella tratta sud-ovest sono stati aperti tutti i cantieri tranne quello della stazione San Cristoforo. A Solari, Foppa e Washington-Bolivar sono state rimosse tutte le alberature, ed sono iniziati l’eliminazione degli arredi e lo spostamento sottoservizi. In via Lorenteggio sono attivi i cantieri di due manufatti, dove si stanno già realizzando le paratie perimetrali. Questi manufatti sono formati da un grande vano sotterraneo che conterrà alcune apparecchiature di servizio (soprattutto per l’areazione), e da un profondo pozzo dalla sezione più piccola, che scenderà fino al livello dei due tunnel ai quali poi verrà raccordato. Continua la predisposizione del cantiere Tolstoj, mentre dovrebbe essere quasi concluso lo spostamento sottoservizi in via Romagnoli. Continua la realizzazione delle paratie in piazza Frattini, così come lo spostamento sottoservizi a Segneri e Gelsomini, entrambi casi molto complessi. Intanto è prosegue la realizzazione delle paratie del manufatto di calaggio talpe in via Ludovico il Moro.

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Foto Marco Vergini:

ARGONNE

SUSA

DATEO

Manufatto Gozzi:

TRICOLORE

SOLARI

FOPPA

 

WASHINGTON-BOLIVAR

TOLSTOJ

FRATTINI

GELSOMINI

 

SEGNERI

SAN CRISTOFORO FS

 

Il deposito

 

 

 

 

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Stato dei cantieri relativo alle sole stazioni:

SAN CRISTOFORO Da agosto 2015 (?)

SEGNERI Dal 17 marzo 2015, lavori in corso

GELSOMINI Dall’11 giugno 2015, lavori in corso

FRATTINI Dal 26 febbraio 2015, lavori in corso

TOLSTOJ Da maggio 2015, lavori in corso, lavori in corso

WASHINGTON-BOLIVAR Da 31 agosto 2015, lavori in corso

FOPPA Da 2 settembre 2015

SOLARI Dal 27 agosto 2015, lavori in corso

SANT’AMBROGIO Dal 2 novembre 2015

DE AMICIS Dal 2 novembre 2015

VETRA Dal 2 novembre 2015

SANTA SOFIA Dal 2 novembre 2015

SFORZA-POLICLINICO Dal 2 novembre 2015

SAN BABILA Dal 2 novembre 2015

TRICOLORE Dal 5 agosto 2015, lavori in corso

DATEO Dal 23 gennaio 2015, lavori in corso

SUSA Dal 05 febbraio 2015, lavori in corso

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Grande sorpresa a Linate, dove sono emerse le prime colonne di quella che sarà la parte esterna della stazione della Linea 4. Si tratta, a tutti gli effetti, del primo elemento architettonico visibile di questo progetto, ma, tuttavia, resta ancora davvero troppo poco per poter giudicare. Intanto procede la realizzazione al rustico della stazione e le iniezioni di consolidamento del tronchino di manovra (il breve tunnel che servirà all’inversione di marcia dei treni, una volta passata la stazione Linate). Per il proseguimento dello scavo del tunnel pedonale di collegamento tra metro e aeroporto bisognerà aspettare la fine dell’Expo. A Quartiere Forlanini è ripresa la realizzazione delle ultime paratie della stazione mentre procede la realizzazione al rustico del complesso della stazione Forlanini FS. Ad Argonne e Susa continua lo spostamento sottoservizi, e la realizzazione delle paratie di stazione. A Argonne sono già iniziate le iniezioni di consolidamento del terreno per proteggere lo scavo dalla falsa acquifera, e, quindi, iniziare con la rimmozione del terreno. A Dateo tutto è libero e pronto per l’inizio della realizzazione delle paratie laterali di questa che sarà una delle stazioni più profonde. A Tricolore prosegue lo spostamento dei sottoservizi nel lato sud della stazione, mentre è notizia recente che la Regione (e la Sovraintendenza) hanno approvato il progetto finale del manufatto Indipendenza, infatti sono già iniziati i lavori di rimozione degli arredi.

Prime notizie anche per la tratta centrale, infatti pare che per preservare alcuni alberi nel parco delle Basiliche, la stazione Vetra subirà una rotazione di 90° del blocco delle risalite (scale mobili, scale fisse e ascensori); in questo modo la porzione interessata penetrerà maggiormente il parco, ma non dovrebbe interessare nessun albero.

Nella tratta sud-ovest sono stati aperti tutti i cantieri tranne quello della stazione San Cristoforo. A Solari, Foppa e Washington-Bolivar sono state rimosse tutte le alberature, dovrebbe iniziare a breve lo spostamento sottoservizi. In via Lorenteggio sono attivi i cantieri di due manufatti, dove si stanno già realizzando le paratie perimetrali. Questi manufatti sono formati da un grande vano sotterraneo che conterrà alcune apparecchiature di servizio (soprattutto per l’areazione), e da un profondo pozzo dalla sezione più piccola, che scenderà fino al livello dei due tunnel ai quali poi verrà raccordato. E’ iniziata la predisposizione del cantiere Tolstoj, mentre continua lo spostamento sottoservizi in via Romagnoli. Continua la realizzazione delle paratie in piazza Frattini, così come lo spostamento sottoservizi a Segneri. Intanto è iniziata la realizzazione delle paratie del manufatto di calaggio talpe in via Ludovico il Moro.

 

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Foto sito MM SpA:

ARGONNE

Foto sito MM SpA:

SUSA

Attuale situazione del taglio delle alberature, come approvato dalla sopraintendenza.

DATEO

TRICOLORE

SOLARI

FOPPA

WASHINGTON-BOLIVAR

TOLSTOJ

FRATTINI

Foto sito MM SpA:

GELSOMINI

 

SEGNERI

Foto sito MM SpA:

SAN CRISTOFORO FS

Il deposito

 

 

 

 

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