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Monthly Archives: maggio 2020


 

PRONTO IL LIBRO SULLA METROPOLITANA

Dopo più di 10 anni dalla stesura dei primi testi, e da ben 20 anni da quanto ho iniziato a raccogliere informazioni su questo tema, sono riuscito finalmente a pubblicare un libro che coprisse in modo esauriente (dal ’800 ad oggi) molti aspetti di cui si era scritto poco e in modo frammentario. Si intitola La metropolitana milanese, evoluzione urbanistica e architettonica Con 254 pagine, 428 immagini (quasi tutte a colori), la storia della metropolitana di Milano è stata unificata in un unica monografia con un focus inedito: l’architettura. Oltre ad un primo capitolo sui progetto storici, sono trattate la Linea 1 rossa e la Linea 2 verde, la Linea 3 gialla, il Passante Ferroviario, la Linea 5 lilla e la costruenda Linea 4 blu. Con la completa descrizione delle architetture pensate per le metropolitane di Milano da Franco Albini, Franca Helgh, Marco Albini (che ha scritto anche la prefazione), Arrigo Arrighetti, Umberto Cappelli, Claudio Dini, Angelo Mangiarotti e la grafica di Bob Noorda. Un volume realizzato con il contributi iconografico e documentale di decine di archivi prubblici e privati (Albini, Noorda, Portaluppi, MM Spa, Metro4 Spa, ATM Spa, Biblioteche e Archivi civici di Milano) con il patrocinio della Fondazione Franco Albini e dell’Associazione Culturale QUATTRO.

Per acquistarlo ad un prezzo speciale potete contattarmi direttamente all’email: metroricerche@yahoo.it

Le spedizioni sono state riattivate, sebbene con tempistiche più lunghe.

 

 

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PETIZIONE PER IL COLLEGAMENTO M4-M3:

FIRMATE ORA!

Stato dei cantieri relativo alle sole stazioni:

SAN CRISTOFORO Dal 15 marzo 2016 IN CORSO: realizzazione strutture e uscite

SEGNERI Dal 17 marzo 2015 IN CORSO: realizzazione uscite

GELSOMINI Dall’11 giugno 2015 IN CORSO: realizzazione uscite

FRATTINI Dal 26 febbraio 2015 IN CORSO: realizzazione uscite e allestimento

TOLSTOJ Da maggi0 2015 IN CORSO: realizzazione strutture

WASHINGTON-BOLIVAR Da 31 agosto 2015 IN CORSO: realizzazione strutture

FOPPA Dal 2 settembre 2015 IN CORSO: realizzazione strutture

SOLARI Dal 27 agosto 2015 IN CORSO: realizzazione strutture

SANT’AMBROGIO Dal 22 febbraio 2016 IN CORSO: scavo e realizzazione strutture

DE AMICIS Dal 22 febbraio 2016 IN CORSO: scavo e realizzazione strutture

VETRA Dal 22 febbraio 2016: IN CORSO: realizzazione strutture

SANTA SOFIA Dal 19 febbraio 2016 IN CORSO: realizzazione strutture

SFORZA-POLICLINICO Dal 01 marzo 2016, riaperto il 06 marzo 2017 IN CORSO: scavo realizzazione strutture

SAN BABILA Dal 18 dicembre 2015 IN CORSO: realizzazione strutture

TRICOLORE Dal 5 agosto 2015 IN CORSO: realizzazione strutture

DATEO Dal 23 gennaio 2015 IN CORSO: allestimento

SUSA Dal 05 febbraio 2015 IN CORSO: allestimento

ARGONNE Dal 02 febbario 2015 IN CORSO: allestimento

FORLANINI FS Dal? IN CORSO: allestimento

FORLANINI QUARTIERE Dal? IN CORSO: allestimento

LINATE AEROPORTO Dal 28 maggio 2012 IN CORSO: allestimento

FASI REALIZZATIVE:

1)rimozione arredi e alberi

2)spostamento sottoservizi e formazione cantiere definitivo

3)realizzazione pareti perimetrali e consolidamento fondo

4)scavo e posa tiranti

5)realizzazione strutture

6)realizzazione uscite

7) installazione impianti e binari

8)sistemazione superficiali e allestimento stazioni

Le talpe solitamente attraversano le stazioni durante la fase 6. I collaudi avvengono durante la fase 8.

BOB = Bonifica da Ordigni Bellici della seconda guerra mondiale.

AGGIORNAMENTO DATE DI APERTURA/CRONOPROGRAMMA (GIUGNO 2018)

SAN CRISTOFORO Dal 15 marzo 2016 al 31 luglio 2023 (era 30 aprile 2022)

SEGNERI Dal 17 marzo 2015 al 31 luglio 2023 (era 30 aprile 2022)

GELSOMINI Dall’11 giugno 2015 al 31 luglio 2023 (era 30 aprile 2022)

FRATTINI Dal 26 febbraio 2015 al 31 luglio 2023 (era 30 aprile 2022)

TOLSTOJ Da maggi0 2015 al 31 luglio 2023 (era 30 aprile 2022)

WASHINGTON-BOLIVAR Da 31 agosto 2015 al 31 luglio 2023 (era 30 aprile 2022)

FOPPA Dal 2 settembre 2015 al 31 luglio 2023 (era 30 aprile 2022)

SOLARI Dal 27 agosto 2015 al 31 luglio 2023 (era 30 aprile 2022)

SANT’AMBROGIO Dal 22 febbraio 2016 al 31 luglio 2023 (era 30 aprile 2022)

DE AMICIS Dal 22 febbraio 2016 al 31 luglio 2023 (era 30 aprile 2022)

VETRA Dal 22 febbraio 2016 al 31 luglio 2023 (era 30 aprile 2022)

SANTA SOFIA Dal 19 febbraio 2016 al 31 luglio 2023 (era 30 aprile 2022)

SFORZA-POLICLINICO Dal 01 marzo 2016, riaperto il 06 marzo 2017 al 31 luglio 2023 (era 30 aprile 2022)

SAN BABILA Dal 18 dicembre 2015 a dicembre 2022 (era 30 aprile 2022)

TRICOLORE Dal 5 agosto 2015 a dicembre 2022 (era 30 aprile 2022)

DATEO Dal 23 gennaio 2015 a giugno 2022 (era 30 aprile 2022)

SUSA Dal 05 febbraio 2015 a giugno 2022 (era 30 aprile 2022)

ARGONNE Dal 02 febbario 2015 a giugno 2022 (era 30 aprile 2022)

FORLANINI FS Dal? al 31 gennaio 2021 (era 30 aprile 2022)

FORLANINI QUARTIERE Dal? al 31 gennaio 2021 (era 30 aprile 2022)

LINATE AEROPORTO Dal 28 maggio 2012 al 31 gennaio 2021 (era 30 aprile 2022)

TRATTA EST

LINATE: Sono iniziati i lavori di allestimento della stazione con il montaggio delle porte di banchina e delle carpenterie metalliche che reggerrano le pannellature lungo le pareti e delle strisce segnaletiche che sono già in posizione. Sembrerebbe che quest’ultime facciano finalmente esplicito riferimento allo stile “Albini-Helg-Noorda” come più volte auspicato. Intanto è in allestimento il primo treno che dovrà effettuare i primi test sul funzionamento degli impianti.

FORLANINI QUARTIERE: è in corso la fase di allestimento interno.

FORLANINI FS:è in corso la fase di allestimento interno ed esterno. Nel manufatto Sereni (“Pratone”) prosegue l’attività di supporto delle “talpe” che stanno scavando la tratta centrale. La riconsegna del pratone alla città avverrà solo una volta aperta l’intera metropolitana.

TRATTA EST

ARGONNE: è in corso la fase di allestimento interno.

SUSA: è in corso la fase di allestimento interno.

DATEO: si avvia alla conclusione la realizzazione delle strutture.

TRICOLORE: prosegue l’attività di supporto alle due talpe.

TRATTA CENTRALE

SAN BABILA: completato lo scavo, si sta procedendo a consolidare il terreno per realizzare i sei cunicoli (tre per direzione) che collegheranno il vano scale centrale con i tunnel contenenti le banchine (già realizzati con le talpe).

SFORZA POLICLINICO: realizzata la soletta intermedia, è in corso la rimozione del terreno fino al fondo della stazione.

SANTA SOFIA: realizzata la soletta intermedia, è stato rimosso il terreno fino al fondo della stazione dove ora si sta procedendo a consolidare il terreno per realizzare i sei cunicoli (tre per direzione) che collegheranno il vano scale centrale con i tunnel contenenti le banchine. All’inbocco di via Pantano, verso via Albricci, sono stati avviati degli scavi al fine di verificare la consistenza dello stato archeologico al fine di progettare il collegamento tra M3 e M4.

VETRA: prosegue la realizzazione delle strutture interne.

DE AMICIS: è in corso la realizzazione delle paratie nord della stazione ed una prima fase di scavo che ha portato alla luce una seconda parte del muro già rimosso l’anno scorso.

SANT’AMBROGIO: è in corso l’ultima fase di scavo per arrivare fino al fondo della stazione.  Nei due manufatti per la manutenzione talpe è in corso una fase di consolidamento propedeutica all’inizio dello scavo.

TRATTA OVEST

SOLARI: continua la rimozione delle due talpe che hanno scavato la tratta ovest.

FOPPA: ormai è stata quasi completata la soletta di copertura, quindi dovrebbe iniziare il rinterro propedeutico alla modifica del cantiere.

WASHINGTON-BOLIVAR: ormai è stata quasi completata la soletta di copertura, quindi dovrebbe iniziare il rinterro propedeutico alla modifica del cantiere.

TOLSTOJ: è stato modificato il cantiere per permettera la realizzazione delle uscite.

FRATTINI: le strutture sono ormai completate. E’ in corso la realizzazione delle uscite e la realizzazione delle partizioni interne al vano stazione.

GELSOMINI: prosegue la realizzazione delle strutture e delle uscite.

SEGNERI: prosegue la realizzazione delle strutture e delle uscite.

SAN CRISTOFORO: procede la realizzazione delle strutture e delle uscite verso piazza Tirana.

PER UN DETTAGLIO SUL METODO DI REALIZZAZIONE DELLE PARATIE DI STAZIONE: CLICCA QUI

Finalmente inizia a girare una foto dell’allestimento di prova della Metro 4. Certamente meglio della Metro5 “lilla”, ma non è certo una cosa difficile da fare. Quello che si nota è l’assenza di una ricerca specifica. In pratica si è andati sull’”usato sicuro” di matrice “nordica” (vedi Copenhagen), come era previsto proprio per la M5 prima dell’allestimento che ora possiamo vedere tutti. Sulla segnaletica bene la striscia continua; ignorate i caratteri scelti perchè si useranno quelli standard delle altre linee, ovvero la rivisitazione del carattere “Noorda” a sua volta derviazione dell’Helvetica.

Ma visto quello che si fa oggi (vedi link sotto), sopratutto in tema di materiali, visto che le strutture e i volumi sono già definiti, la capitale mondiale del design si può fermare a questo?

 

Foto MM:

Foto da Google Earth:

Foto Surjector:

Foto MM:

Foto da Google Earth:

Foto MM:

Foto da Google Earth:

Ecco la planimetria con la proposta di trasporto e stoccaggio dello smarino (le terre di scavo dei tunnel) in area Pratone e via Gatto. In parole semplici, il nastro trasportatore uscirà dai due tunnel nell’area del manufatto Sereni (Pratone) e passerà in un tunnel esistente sotto la stazione Forlanini FS delle ferrovie. Qua passera allo scoperto nella cosiddetta “area interclusa” e poi si inserirà nel sottopasso ferroviario esistente che passa sotto la linea veloce Rogoredo-Lambrate, dove potrà in breve tempo essere realizzata anche la pista ciclabile di connessione tra viale Argonne e il Parco Forlanini. Uscito dal sottopasso, il nastro trasportatore inizierà la sua risalita fino alla torre posta al centro dell’area di deposito temporaneo del materiale. Il nastro trasportatore sarà coperto per evitare la dispersione delle terre, che, comunque, sono appositamente imbevuti di un liquido che evita la dispersione di polveri.

Quale uscita sud per la stazione Argonne? Il dibattito in consiglio di zona è stato vivo e con posizioni trasversali che divisono gli opposti fronti. Meglio l’uscita originale (in verde) verso il marciapiede sud verso la via privata Marciano, o meglio l’uscita verso ovest (in rosso) con la scala all’interno del parterre? La prima eviterebbe di attraversare la strada, ma si troverebbe lontana dalle fermate del trasporto pubblico (filovia 93). La seconda sarebbe più vicina comoda per connettersi con la 93 e l’incrocio di Largo di Porto di Classe, ma richiederebbe l’attraversamento della strada. Io sono favorevole alla seconda opzione, più razionale, ma mi chiedo perchè non farle entrambe?

Foto da Google Earth:

Foto da Google Earth:

Foto MM:

Foto da Google Earth:

Foto MM:

Foto da Google Earth:

Rendering dell’ipotesi di sistamenzione superciciale post-lavori:

Foto MM:

Foto da Google Earth:

Foto da Google Earth:

Foto da Google Earth:

Ecco il rendering del collegamento M3-M4 che ha suscitato tante polemiche. Come potete vedere sempra che il vano ascensore sia posto quasi vicino alla Basilica di San Nazaro, e quindi lì dovrebbero esserci anche le scale fisse o mobili. Ma se vediamo la foto della planimetria (che qualche coraggioso Giornalista è riuscito a pubblicare), il tunnel pedonale si ferma solo a metà di via Pantano. A cosa serve un simile manufatto? Non ha caso il rendering è subito sparito.

Foto da Google Earth:

Foto MM:

Foto da Google Earth:

Foto da Google Earth:

Corridoio di collegamento tra M2 e M4:

Foto MM:

Foto da Google Earth:

Foto da Google Earth:

Foto da Google Earth:

Foto da Google Earth:

Fase successiva:

Foto da Google Earth:

Foto da Google Earth:

Foto da Google Earth:

Foto da Google Earth:

Foto da Google Earth:

Foto da Google Earth:

Il deposito:

Foto da Google Earth:

 

 

 

 

 

© 2020 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.

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Per rimanervi vicini e comunicare il senso della cultura attraverso voci, esperienze, ruoli diversi, vi proponiamo una serie di video per raccontarvi  l’Opera, il Pensiero, il Metodo di Albini e come la Fondazione e la Franco Albini Academy, rilancino questo straordinario Patrimonio culturale per renderlo concretamente utile alla contemporaneità.

17 video da 5 minuti ciascuno, per raccontare l’opera e il Metodo del Maestro Franco Albini, dalla voce dei collaboratori di Fondazione Franco Albini e della Franco Albini Academy, che quotidianamente ne tengono in vita la memoria, ne raccolgono e ne rilanciano l’eredità in termini culturali e formativi.

LINK AL SITO DELLA FONDAZIONE ALBINI DOVE TROVARE I VIDEO

Nell’attesa (purtroppo pare molto lunga) di potervi accogliere di nuovo presso la Fondazione per le visite “La Rossa con occhi nuovi” sulla metropolitana di Milano, vi invito a vedere i video, ricordandovi che il 1° luglio ci sarà quello dedicato alla Metropolitana.

CLICCATE SULLE IMMAGINI PER ACCEDERE AI VIDEO

 

 

Dopo più di 10 anni dalla stesura dei primi testi, e da ben 20 anni da quanto ho iniziato a raccogliere informazioni su questo tema, sono riuscito finalmente a pubblicare un libro che coprisse in modo esauriente (dal ’800 ad oggi) molti aspetti di cui si era scritto poco e in modo frammentario. Si intitola La metropolitana milanese, evoluzione urbanistica e architettonica Con 254 pagine, 428 immagini (quasi tutte a colori), la storia della metropolitana di Milano è stata unificata in un unica monografia con un focus inedito: l’architettura. Oltre ad un primo capitolo sui progetto storici, sono trattate la Linea 1 rossa e la Linea 2 verde, la Linea 3 gialla, il Passante Ferroviario, la Linea 5 lilla e la costruenda Linea 4 blu. Con la completa descrizione delle architetture pensate per le metropolitane di Milano da Franco Albini, Franca Helgh, Marco Albini (che ha scritto anche la prefazione), Arrigo Arrighetti, Umberto Cappelli, Claudio Dini, Angelo Mangiarotti e la grafica di Bob Noorda. Un volume realizzato con il contributi iconografico e documentale di decine di archivi prubblici e privati (Albini, Noorda, Portaluppi, MM Spa, Metro4 Spa, ATM Spa, Biblioteche e Archivi civici di Milano) con il patrocinio della Fondazione Franco Albini e dell’Associazione Culturale QUATTRO. Per info e acquisti scrivete a: metroricerche@yahoo.it


Per acquistarlo ad un prezzo speciale potete contattarmi direttamente all’email: metroricerche@yahoo.it


 

 

 

© 2020 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.

Oggi andiamo sul sicuro: la metropolitana di Mosca. Considerata, e non ha torto, la più bella metropolitana del mondo, fu la prima ad essere considerata come attrattiva turistica in sé, e tutt’ora oggetto di tour guidati “obbligatori” durante la visita alla capitale Russa. Capostipite di tutte le metropolitane dette “sovietiche” venne inaugurata nel 1935 dopo anni di progetti e lavori che hanno visto vincere l’approccio londinese alla costruzione delle ferrovie sotterranee urbane. Infatti, pochi sanno, che nei primi progetti la metropolitana di Mosca doveva essere molto simile a quella di Parigi, ovvero con stazioni poco profonde costituite da un grande vano coperto da una volta a sezione ovale. Poi l’interesse cadde sulla tipologia inglese del “tube” ovvero veri e propri tubi a grande profondità. La tecnica si era particolarmente evoluta ma a Mosca, dopo una prima consulenza diretta degli ingegneri inglese, il progetto prese vita propria con un preciso indirizzo politico: la metropolitana era il mezzo di trasporto del popolo per eccellenza pertanto i passeggeri che la dovevano utilizzare non avrebbero dovuto trovare spazi di risulta come potevano apparire le stazioni di Londra, ma nemmeno spazi “frivoli” e pieni di borghese pubblicità capitalista, bensì sontuosi palazzi del popolo, come se tutti andassero a lavorare nei grandi palazzi del potere. Illusioni di facciata che però hanno prodotto un risultato che ancora oggi stupisce per ricchezza espressiva e audacia, con alcuni casi che vanno anche al di fuori della retorica estetica del regime per toccare l’arte in senso compiuto. La Russia ha capito il valore eccezionale di questo complesso di tunnel e caverne artificiali e ha dato avvio ad un complesso restauro filologico degli ambienti che ne ha accresciuto ancora di più l’effetto sul pubblico. Ma che la metropolitana di Mosca fosse un “successo del popolo” da celebrare i russi l’avevano capito subito, e così ne fece contemporaneamente mezzo di propaganda emettendo diverse serie di francobolli dedicati alle più celebri hall delle stazioni, alle palazzine esterne, alla tecnologia e, di recente, ai dettagli delle opere artistiche in esse collocate. L’URSS fu il primo paese a emettere francobolli a tema metropolitane, è il suo primato rimase tale per decenni, poiché ci vollero gli anni ’70 perché altri celebrassero le loro metropolitane (la Gran Bretagna lo fece per la prima volta nel 2013). Restano i paesi dell’orbita sovietica a produrre comune le emissioni più affascinati celebrando le loro linee sfarzose, dato che lo stile “sovietico” non si fermo a Mosca e San Pietroburgo, ma a tutte le metropolitane dell’ex-URSS e della Corea del Nord. Nel blocco comunista solo la Cina, con la frugalità maoista, non aderì allo stile di Mosca.

La hall, tra le banchine, della stazione Kommsomolskaya (1952), architetti A. V. Scusev, V. D. Kokorin, A. J. Zabolotnaja, V. S. Varvarin e O. A. Velikoreckji, stile neo-Barocco:

25/02/1935 Inaugurazione della metropolitana di Mosca (tiratura 50.000), con le corrispondenti immagini utilizzate per i bozzetti, come illustrate da questo sito:

07/11/1938 Inaugurazione di una nuova linea della metropolitana di Mosca (tiratura 1.600.000)

La stazione Mayakovskaya (1938) raffigurata nel francobollo dal 10 copechi. Architetti A. Duskin stile Art-Decò:

07/09/1947 Apertura di nuove stazioni della metropolitana di Mosca (tiratura 1.000.000)

La stazione Elektrozavodskaya (1944) raffigurata nel francobollo da 30 copechi. Architetti I. Rozhin e V. G. Gelfreikh, stile neo- classico a tema “pionieri dell’elettricità”:

30/07/1950 Inaugurazione della linea circolare della metropolitana di Mosca (tiratura 1.000.000)

Stazione Kiyevskaya (1954) come nel francobollo da 1 rublo in basso a sinistra. Architetti E. I. Katonin, V. K. Skugarev e G. E. Golubev, stile neo-barocco:

30/12/1952 Inaugurazione dllea 4° linea della metropolitana di Mosca (tiratura 2.000.000)

Stazione Prospekt Mira (1952) raffigurata nel francobollo in basso a destra:

30/11/1965 Stazioni delle ferrovie metropolitane sovietiche (tiratura 3.000.000)

29/06/2018 Arte nella metropolitana di Mosca (tiratua 105.000)

26/06/2019 Opere d’arte della metropolitana di Mosca (tiratura 60.000)

Dopo più di 10 anni dalla stesura dei primi testi, e da ben 20 anni da quanto ho iniziato a raccogliere informazioni su questo tema, sono riuscito finalmente a pubblicare un libro che coprisse in modo esauriente (dal ’800 ad oggi) molti aspetti di cui si era scritto poco e in modo frammentario. Si intitola La metropolitana milanese, evoluzione urbanistica e architettonica Con 254 pagine, 428 immagini (quasi tutte a colori), la storia della metropolitana di Milano è stata unificata in un unica monografia con un focus inedito: l’architettura. Oltre ad un primo capitolo sui progetto storici, sono trattate la Linea 1 rossa e la Linea 2 verde, la Linea 3 gialla, il Passante Ferroviario, la Linea 5 lilla e la costruenda Linea 4 blu. Con la completa descrizione delle architetture pensate per le metropolitane di Milano da Franco Albini, Franca Helgh, Marco Albini (che ha scritto anche la prefazione), Arrigo Arrighetti, Umberto Cappelli, Claudio Dini, Angelo Mangiarotti e la grafica di Bob Noorda. Un volume realizzato con il contributi iconografico e documentale di decine di archivi prubblici e privati (Albini, Noorda, Portaluppi, MM Spa, Metro4 Spa, ATM Spa, Biblioteche e Archivi civici di Milano) con il patrocinio della Fondazione Franco Albini e dell’Associazione Culturale QUATTRO. Per info e acquisti scrivete a: metroricerche@yahoo.it


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Oggi, 3 maggio 2020, la M3 compie i suoi primi 30 anni. Diciamolo, che periodo mesto per questo anniversario, in questa fase 2(?) nel pieno di una pandemia mondiale che ci impedisce di trovarci per festeggiare insieme questo anniversario. Tuttavia internet funziona pienamente, quindi almeno eccovi il post per l’occasione.

La M3 è l’ultima delle linee del progetto “Rete delle Linee” dell’Ing. Amerigo Belloni, ad essere realizzata. Sebbene con alcune modifiche rispetto al tracciato originale. Tra queste ricordo quella della tratta sotto piazza del Duomo, quando la M3 doveva avere la sua stazione sotto il pavimento della Galleria Vittorio Emanuele. Poi, con il crescere della consapevolezza nella tutela di quel meraviglioso monumento, la stazione fu spostata in fondo alla piazza, di fronte alla Cattedrale. La MM3 gialla originale, del 1953, prevedeva un tracciato uguale all’attuale da nord fino al Duomo, e da lì sarebbe poi dovuta passare per via Torino e da lì verso via Solari e via Giambellino.

La rete delle Linee del 1953:

L’aternativa di tracciato nel 1970:

Proposta di prolungamento a nord con sbinamento, anni ’90:

Tra le sue caratteristiche principali vi è la particolare forma dei tunnel nella tratta centrale, dove i binari corrono su due piano sovrapposti, sopra in direzione nord, sotto in direzione sud. Questo permise di ridurre la larghezza del tunnel e spostare il volume in profondità, oltre a permettere di realizzare le banchine una sopra l’altra, tutte e due dallo stesso lato del tunnel, sfruttando quindi i pochi spazi liberi lungo il tragitto: Largo Crocetta, Piazza Missori, Largo della Croce Rossa, via Montebello, realizzando un unico blocco scale e ascensori.

Largo Crocetta durante i cantieri:

Fermata Crocetta:

Fermata Duomo:

La M3 fu inaugurata il 3 maggio 1990, in tempo per i Mondiali di Calcio “Italia ’90″ con un servizio navetta tra le stazioni Centrale FS e Duomo. I binari corrono sovrapposti in Duomo, pertanto non era possibile invertire il senso di marcia, l’unica possibilità era correre avanti e indietro su un unico binario. Il 16 dicembre 1990 la gialla fu inaugurata “sul serio” con la tratta Duomo-Porta Romana. Siccome la tratta a due binari sovrapposti corre tra Centrale FS e Porta Romana, inaugurando quest’ultima stazione era possibile invertire il senso di marcia, così era possibile effettuare un servizio ordinario. Vennero poi le tratta Centrale FS-Sondrio e Porta Romana-San Donato il 12 maggio 1991; la M3 era completa secondo il primo progetto. Poi venne tutta la questione dei due rami nord, della seconda M4 (adesso è in realizzazione la terza!), ma per questa storia vi rimando al mio libro.

L’architettura? È una questione dibattuta, la mia opinione, a chi interessa, è positiva. Si tratta di un’opera “postmoderna” tipica di quegli anni ’80, arricchita da materiali preziosi come il marmo, sintomo di quella “Milano da bere”. Insomma rispecchia in pieno il suo contesto storico. A progettarla furono gli architetti Claudio Dini e Umberto Cappelli, che sostituirono lo studio Albini che aveva progettato tutte le architetture della metropolitana. Come per Albini anche per Dini e Cappelli fu una scelta politica, che porto ad una sostanziale rottura con lo stile uniformato delle Linee 1 e 2. I due stili si toccano in parte solo nel mantenimento della striscia segnaletica, ormai standard mondiale, che nel caso della M3 è inclinata e retroilluminata. Tra i particolari più interessanti ci sono: le colonne ingigantite, le grandi aperture a cerchio nelle pareti, l’uso dei marmi, i dettagli disegnati appositamente per le luci, la cancellazione degli angoli retti (se ci fate case sono quasi tutti a 45°). Pochi ricordano che invece fu indetto un concorso di idee per le uscite della M3 e del Passante a cui parteciparono i più grandi nomi dell’architettura dell’epoca, ma questa è un’altra storia per la quale farò un apposito post, anche perchè, per motivi di spazio e di copyright, ho dovuto eliminarla dal mio libro.

Aldo Rossi per l’uscita Montenapoleone:

BUON COMPLEANNO M3 GIALLA!

Dopo più di 10 anni dalla stesura dei primi testi, e da ben 20 anni da quanto ho iniziato a raccogliere informazioni su questo tema, sono riuscito finalmente a pubblicare un libro che coprisse in modo esauriente (dal ’800 ad oggi) molti aspetti di cui si era scritto poco e in modo frammentario. Si intitola La metropolitana milanese, evoluzione urbanistica e architettonica Con 254 pagine, 428 immagini (quasi tutte a colori), la storia della metropolitana di Milano è stata unificata in un unica monografia con un focus inedito: l’architettura. Oltre ad un primo capitolo sui progetto storici, sono trattate la Linea 1 rossa e la Linea 2 verde, la Linea 3 gialla, il Passante Ferroviario, la Linea 5 lilla e la costruenda Linea 4 blu. Con la completa descrizione delle architetture pensate per le metropolitane di Milano da Franco Albini, Franca Helgh, Marco Albini (che ha scritto anche la prefazione), Arrigo Arrighetti, Umberto Cappelli, Claudio Dini, Angelo Mangiarotti e la grafica di Bob Noorda. Un volume realizzato con il contributi iconografico e documentale di decine di archivi prubblici e privati (Albini, Noorda, Portaluppi, MM Spa, Metro4 Spa, ATM Spa, Biblioteche e Archivi civici di Milano) con il patrocinio della Fondazione Franco Albini e dell’Associazione Culturale QUATTRO. Per info e acquisti scrivete a: metroricerche@yahoo.it


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