Skip navigation

Monthly Archives: ottobre 2016

 

Ecco un altro caso di architettura “per metropolitane” che sta vedendo la luce a Londra, la città della prima metropolitana aperta nel 1863. Anche in questo caso si tratta di un progetto che partito tradizionale si sta rivelando assai innovativo. All’inizio il progetto Crossrail, approvato nel 2007, ma dal ben più lunga gestazione (tecnicamente dal 1948), prevedeva due “passanti ferroviari” perpendicolari che si sarebbero dovuti incrociare nel cuore di Londra presso la stazione Tottenham Court Road. Alla partenza dei cantieri fu deciso di realizzare solo la linea est-ovest, ma anziché accogliere tutti i treni alla fine si è deciso di realizzare delle apposite vetture con servizio previsto solo per la costruenda infrastruttura con capilinea Reading e l’aeroporto di Heathrow ad ovest e Shenfield e Abbey Wood ad est, creando una specie di “super metropolitana” con numero ridotto di fermate e capienza aumentata . Parliamo di una linea che nella tratta centrale avrà una frequenza a regime di 24 treni all’ora (uno ogni 2 minuti e mezzo) e treni lunghi 200 metri con capienza di 1500 persone che fermeranno in stazioni tutte dotate di porte di banchina. Ormai è talmente simile ad una metropolitana da aver già avuto il suo nome: “Elizabeth Line” e il suo colore, il lilla. Chissà come verrà rappresentata alla fine sulla celeberrima mappa del Beck: con la linea piena delle metropolitane o con la doppia linea nera delle ferrovie? Forse con una doppia linea lilla, in modo da indicare una via di mezzo, come avviene per l’Overground Line. Dunque la nuova ferrovia urbana che vedrà la luce per fasi sino al completamento nel 2018 rappresenterà la naturale evoluzione delle grandi reti metropolitane del pianeta; una linea in grado di offrire un servizio del tutto simile alla metropolitana per frequenza e accessibilità, ma con capienze ferroviarie e con un numero minore di fermate in modo da fungere da servizio “espresso” e di porsi all’apice della gerarchia dei trasporti urbani.

E ora qualche caratteristica architettonica della nuova linea, anche qua in questo caso parliamo di innovazione. Per chi volesse approfondire ecco il volume adatto:  “Platform for Design” di Hugh Perman, Ed. Crossrail Limited, Londra, 2016; oppure il SITO dedicato all’opera.

Uno dei primi progetti per la stazione Tottenham Court, su progetto di Ralph Erskine e dello studio BDP; dalle cupole a livello strada sarebbe dovuta entrare la luce fino al piano banchine:

Sul volume dedicato al progetto architettonico di questa infrastruttura, nel capitolo dedicato ai pannelli leggiamo: “removable access panel to the elecrtonics”. Che dire? La lezione milanese di 52 anni fa è ancora viva, i pannelli, con la loro duttilità, facilità d’installazione e manutenzione e praticità nel gestire l’impiantistica sono sempre di più lo standard nell’architettura dei trasporti. E la nuova linea londinese non fa eccezione. Ovviamente si tratta di un evoluzione tecnica e stilistica rispetto ai pannelli del 1964, ma anche ai pannelli usati a Vienna negli anni ’70 per le linee 1 e 3 che con il loro bianco ricordano molto la soluzione ora in installazione a Londra. Come in tutte le installazioni a secco contemporanee la struttura dei telai è ormai completamente eclissata dai pannelli stessi, infatti il vasto reticolo di telai curvi in acciaio supporta i pannelli bianchi  facendo da contatto con la struttura in calcestruzzo armato dei tunnel. Nell’intercapedine formata si alloggiano i numerossissimi impianti che servono oggi una ferrovia urbana. Un’ulteriore innovazione consiste nell’eliminazione completa di qualsiasi spigolo nei tunnel pedonali dal loro imbocco in superficie fino alla banchina. Curve nelle giunzioni tra tunnel e banchina perpendicolari, ma anche eliminazione delle diverse sezioni dei tunnel al fine di creare un unico livello visivo ed elminiare qualsiasi punto morto quasi a voler fluidificare definitivamente il flusso degli utenti proprio come avviene per i fluidi nei “tubi” dal quale la metropolitana inglese a mutuato il nome più famigliare. Di per se i pannelli sono in GFRC ovvero Glass Fiber Reinforce Concrete, ovvero cemento rinforzato con fibre di vetro. Come per i pannelli in Silipol della Linea 1 di Milano, anche questi vengono stampati industrialmente su appositi matrici (una la si può vedere nelle foto), inserendo microscopiche fibre di vetro nel calcestruzzo.

 © 2016 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo. Le immagini sono proprietà della © CrossRail Limited.

Licenza Creative Commons
Quest’ opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non ope

Tweet #metro4subito @MetroxMilano

MetroxMilano su Facebook

NUOVA PETIZIONE PER IL COLLEGAMENTO M4-M3 FIRMATE ORA!

Clicca qua per firmare LA PETIZIONE PRO COLLEGAMENTO M4-M3

Clicca qua per maggiori informazioni sull’argomento

Stato dei cantieri relativo alle sole stazioni:

SAN CRISTOFORO Dal 15 marzo 2016 IN CORSO: realizzazione pareti perimetrali

SEGNERI Dal 17 marzo 2015 IN CORSO: consolidamento fondo e scavo

GELSOMINI Dall’11 giugno 2015 IN CORSO: realizzazione pareti perimetrali

FRATTINI Dal 26 febbraio 2015 IN CORSO: getto soletta di fondo

TOLSTOJ Da maggio 2015 IN ATTESA

WASHINGTON-BOLIVAR Da 31 agosto 2015 IN CORSO: spostamento sottoservizi e formazione cantiere definitivo

FOPPA Dal 2 settembre 2015 IN CORSO: spotamento sottoservizi

SOLARI Dal 27 agosto 2015 IN CORSO: realizzazione pareti perimetrali

SANT’AMBROGIO Dal 22 febbraio 2016 IN CORSO: spostamento sottoservizi

DE AMICIS Dal 22 febbraio 2016 IN CORSO: spostamento sottoservizi

VETRA Dal 22 febbraio 2016: IN CORSO: rimozione arredi

SANTA SOFIA Dal 19 febbraio 2016 IN CORSO: spostamento sottoservizi

SFORZA-POLICLINICO Dal 01 marzo 2016 IN ATTESA

SAN BABILA Dal 18 dicembre 2015 IN CORSO: spostamento sottoservizi

TRICOLORE Dal 5 agosto 2015 IN CORSO: spostamento sottoservizi e formazione cantiere definitivo

DATEO Dal 23 gennaio 2015 IN CORSO: scavo e consolidamento fondo

SUSA Dal 05 febbraio 2015 IN CORSO: realizzazione strutture

ARGONNE Dal 02 febbario 2015 IN CORSO: realizzazione strutture

FORLANINI FS Dal? IN CORSO: realizzazione strutture e uscite

QUARTIERE FORLANINI Dal? IN CORSO: realizzazione strutture

LINATE AEROPORTO Dal 28 maggio 2012 IN CORSO: realizzazione strutture e uscite

FASI REALIZZATIVE:

1)rimozione arredi e alberi

2)spostamento sottoservizi e formazione cantiere definitivo

3)scavo pareti perimetrali e consolidamento fondo

4)scavo e posa tiranti

5)realizzazione strutture

6)installazione impianti e binari

7)realizzazione uscite

8)sistemazione superficiali e allestimento stazioni

Le talpe solitamente attraversano le stazioni durante la fase 6. I collaudi avvengono durante la fase 9.

VOLANTINO CANTIERI ZONA SUD-OVEST: CLICCA QUI e CLICCA QUI

VOLANTINO CANTIERI ZONA EST: CLICCA QUI

 

Il 22 luglio la giunta ha approvato le modifiche del progetto raccolte in questi ultimi mesi di confronti con la Sovraintendenza, di adeguamenti richiesti dal concessionario e dagli incontri con la cittadinanza. In questo ALLEGATO potete trovare il testo integrale. Intanto tutto confermato per quanto riguarda il collegamento diretto M2-M4 a Sant’Ambrogio che però protrebbe essere modificato con l’aggiunta di un’interessante uscita nel fossato dell’adiacente pusterla. Modifiche sostanziali riguardano la posizione di alcuni manufatti intertratta e lo spostamento e la modifica dei volumi di alcune prese d’aria. Ma la cosa che richiderà uno studio più approfondito è la modifica delle posizioni delle scale di uscita dalle banchine al mezzanino delle stazioni nella tratta centrale. Attualmente, come si può vedere nella sezione dedicata alla stazione Sforza-Policlinico, sono previste delle scale lineari e dirette, adesso, pare, che avremo delle scale alternate e divise in due sezioni. Urge capire come i percorsi siano stati studiati sperando che non vi siano state degli allungamenti che non sono certo ottimali per stazioni così profonde.

ATTENZIONE! Ricordo a tutti i lettori che continua la campagna lanciata dall’Associazione MetroxMilano a favore del collegamento pedonale diretto tra M4 e M3, ricordatevi di firmare la petizione.

EST: A Linate continua lo scavo del tronchino di manovra. Continua anche la realizzazione del penultimo tratto del tunnel pedonale di collegamento con l’aerostazione, dove sono in corso le iniezioni per il consolidamente del fondo. A Quartiere Forlanini proseguono i lavori per la realizzazione delle strutture in calcestruzzo armato del piano mezzanino. Ormai completata la realizzazione al rustico del complesso della stazione Forlanini FS dove è appare completo il montaggio dei dispositivi per lo spostamento e la gestione delle terre di scavo (smarino) delle due talpe, incluso il sistema di accumulo temporaneo oltre la ferrovia, presso via Gatto. Ad Argonne e Susa è iniziata la costruzione delle strutture. A Dateo prosegue il consolidamento del fondo dello scavo. A Tricolore il 19 settembre si è concluso il contenzioso con le compagnie di telecomunicazioni e sono iniziati i lavori di spostamento dei cavi che dovrebbe durare circa un mese per dare poi via libera alla formazione del cantiere definitivo.

CENTRO: A San Babila proseguono i complessi lavori di spostamento dei sottoservizi con un nuovo ritrovamento archeologico in via Cavallotti che ha richiesto le consuete analisi da parte della Sovraintendenza, anche in questo caso non dovrebbero esserci problemi. Continuano i lavori di rimozione interferenze e sottoservizi e spostamenti della viabilità in alcune stazioni del centro: Santa Sofia, De Amicis e a Sant’Ambrogio, e da metà settembre anche a Vetra.  Mentre sono ancora fermi i cantieri per la stazione Sforza-Policlinico.

OVEST: Procedono i lavori a Solari dove sono in realizzazione le paretri perimetrali della stazione. A Foppa continuano i lavori di spostamento dei sottoservizi, così come prosegue il complesso spostamento sottoservizi a Washington-Bolivar dove è in formazione la viabilità provvisoria e il cantiere definitivo. Tutto fermo a Tolstoj forse ancora per il problema con le compagnie di telecomunicazione. A Frattini è iniziata la realizzazione delle strutture. A Gelsomini è iniziata la realizzazione delle pareti perimetrali della stazione. A Segneri è iniziato lo scavo. A San Cristoforo sono in realizzazione le pareti perimetrali e il consolidamento del fondo, mentre nel manufatto di calaggio talpe prosegue la fase di scavo che include anche la rampa di uscita dei treni verso il deposito.

PER UN DETTAGLIO SUL METODO DI REALIZZAZIONE DELLE PARATIE DI STAZIONE: CLICCA QUI

PER INFO SUI CANTIERI IN CENTRO: CLICCA QUI

PER INFO SUI CANTIERI IN AREA SAN CRISTOFORO E DEPOSITO: CLICCA QUI

Foto da Google Earth:

Foto da Google Earth:

Foto MM:

Foto da Google Earth:

Ecco la planimetria con la proposta di trasporto e stoccaggio dello smarino (le terre di scavo dei tunnel) in area Pratone e via Gatto. In parole semplici, il nastro trasportatore uscirà dai due tunnel nell’area del manufatto Sereni (Pratone) e passerà in un tunnel esistente sotto la stazione Forlanini FS delle ferrovie. Qua passera allo scoperto nella cosiddetta “area interclusa” e poi si inserirà nel sottopasso ferroviario esistente che passa sotto la linea veloce Rogoredo-Lambrate, dove potrà in breve tempo essere realizzata anche la pista ciclabile di connessione tra viale Argonne e il Parco Forlanini. Uscito dal sottopasso, il nastro trasportatore inizierà la sua risalita fino alla torre posta al centro dell’area di deposito temporaneo del materiale. Il nastro trasportatore sarà coperto per evitare la dispersione delle terre, che, comunque, sono appositamente imbevuti di un liquido che evita la dispersione di polveri.

Foto Marco Vergini:

Foto MM:

Quale uscita sud per la stazione Argonne? Il dibattito in consiglio di zona è stato vivo e con posizioni trasversali che divisono gli opposti fronti. Meglio l’uscita originale (in verde) verso il marciapiede sud verso la via privata Marciano, o meglio l’uscita verso ovest (in rosso) con la scala all’interno del parterre? La prima eviterebbe di attraversare la strada, ma si troverebbe lontana dalle fermate del trasporto pubblico (filovia 93). La seconda sarebbe più vicina comoda per connettersi con la 93 e l’incrocio di Largo di Porto di Classe, ma richiederebbe l’attraversamento della strada. Io sono favorevole alla seconda opzione, più razionale, ma mi chiedo perchè non farle entrambe?

Foto MM:

Foto MM:

Foto MM:

Ecco i punti per il monotiraggio dei palazzi in area di scavo:

 

via Cavallotti:

Manufatto Augusto:

Foto MM:

Foto MM:

Anche in Solari sono arrivati i punti di controllo per la stabilità degli edifici.

 

Foto Sese82:

 

 

 

VIDEO DEL CANTIERE DALL’ALTO EFFETTUATO CON DRONE: CLICCA QUI (Dal Corriere della Sera Milano)

Foto MM:

Manufatti Tirana:

Foto MM:

Il deposito

 

 

 

 

 

 

© 2016 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.

Licenza Creative Commons
Quest’ opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non ope