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Monthly Archives: marzo 2015

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SCHEMA DI INAUGURAZIONE

ATTENZIONE, L’APERTURA DELLE NUOVE CINQUE STAZIONI E’ STATA UFFICIALMENTE POSTICIPATA AL 29 APRILE 2015

BIGNAMI 10 febbraio 2013

PONALE 10 febbraio 2013

BICOCCA 10 febbraio 2013

CA’ GRANDA 10 febbraio 2013

ISTRIA 10 febbraio 2013

MARCHE 10 febbraio 2013

ZARA 10 febbraio 2013

ISOLA 1° marzo 2014

GARIBALDI 1° marzo 2014

MONUMENTALE ottobre 2015

CENISIO ottobre 2015

GERUSALEMME ottobre 2015

DOMODOSSOLA 29 aprile 2015

TRE TORRI ottobre 2015

PORTELLO ottobre 2015

LOTTO 29 aprile 2015

SEGESTA 29 aprile 2015

SAN SIRO IPPODROMO 29 aprile 2015

SAN SIRO STADIO 29 aprile 2015

Ormai manca poco, un mese, all’apertura del secondo lotto della Metro 5 lilla; questo è l’ultimo aggiornamento per i cantieri delle stazioni che verranno aperte lunedì 27 aprile: San Siro Stadio, San Siro Ippodromo, Segesta, Lotto e Domodossola. Infatti, com’è possibile vedere dalle foto, i lavori sono ormai prossimi al termine: vengono riaperte le strade, ripristinati i percorsi tranviari e piantati nuovi alberi in sostituzione di quelli tagliati all’avvio dei cantieri. Alberi giovani che già entro i primi dieci anni arriveranno a creare ombra e paesaggio esattamente com’è successo in precedenza (per esempio nel caso della stazione Porta Vittoria del Passante Ferroviario). Nei dettagli è notizia di oggi che via Harar (una corsia per senso di marcia) sopra la stazione San Siro Stadio. Completo anche l’arredo delle stazioni San Siro Ippodromo e Segesta, incluso il ripristino dei binari sui quali a breve tornerà il tram 16. A Lotto prosegue l’allestimento della piazza sulla quale sono stati piantati numerosi nuovi alberi. In sotterraneo risultano ormai conclusi i lavori di connessione con la linea 1 rossa, resta ormai da ripristinare le aree toccare dalle pareti dei cantieri, mentre procedono gli ultimi lavori sul complesso sistema di impianti. Pronta anche la superficie della stazione Portello, dove, grazie alla recentissima asfaltatura, tutto è pronto per il ripristino integrale della viabilità originale. Lo stesso vale per Domodossola, dove i nuovi binari tranviari sono nella loro sede e la nuova fermata dei tram è pronta all’uso; due filari di alberi chiudono la nuova corsia preferenziale. In fase di ultimazione anche l’area della nuova pensilina (completamente montata), dove si porta avanti la nuova pavimentazione e dove i grossi volumi in cemento armato a protezione delle colonne metalliche, si sono trasformati in grosse fioriere. Alla stazione Gerusalemme  iniziata la ricostruzione della sede stradale (visibile grazie alle eccezionali foto dall’alto che un generoso anonimo ha concesso), mentre sono complete tutte le scale di uscita. Anche Cenisio si avvia alla conclusione, ormai è completamente pronta l’area dove sono posizionate due uscite e l’ascensore (un susseguirsi di forme geometriche quasi metafisiche). Anche le altre tre scale sono pronte mentre le auto sono tornate a percorrere le corsie originali, lasciando così lo spazio per il ripristino della linea tranviaria originale (ora deviata in via Messina) che in parte risulta già pronta all’uso. Monumentale resta la stazione più in ritardo: sono ancora in costruzione il secondo ascensore (per ora ci sono solo le casse formi) e le ultime due scale sul lato sud della piazza del Cimitero. Al contrario prosegue molto rapidamente la formazione della piazza, ricostruita secondo il disegno originale con ampio uso di cubetti di porfido. Tutti gli alberi sono tornati al loro posto.  Sembra purtroppo, unica nota negativa, molto difficile poter rivedere i tram nel piazzale già il 27 aprile. Resta, infatti, da realizzare ancora una porzione di linea e un’altra sezione è ancora coperta per permettere alle auto di aggirare l’ostacolo del cantiere delle ultime due scale. Davvero un peccato visto l’avanzamento generale dell’opera.

 

 SAN SIRO IPPODROMO

Foto di Claudio94

SEGESTA

Foto di Claudio94

LOTTO

 

 

PORTELLO

TRE TORRI

DOMODOSSOLA

+

GERUSALEMME

Foto dall’alto dal profilo FB di B. I.

CENISIO

MONUMENTALE

 

© 2015 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore.

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Continua anche la raccolta firme a favore della metropolitana 4. finchè i cantieri non saranno aperti e ben avviati la raccolta firme sarà ancora necessaria così come il contributo di tutti, pare davvero la stragrande maggioranza, coloro i quali vogliono che quest’opera sia realizzata al più presto.

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SONDAGGIO SULLA MM4: I Milanesi sono molto favorevoli all’opera.I DATI

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Stato dei cantieri relativo alle sole stazioni:

SAN CRISTOFORO Dal ?

SEGNERI Dal 17 marzo 2015, lavori in corso

GELSOMINI Dal ?

FRATTINI Dal 26 febbraio 2015, lavori in corso

TOLSTOJ Dal ?

WASHINGTON-BOLIVAR Dal ?

FOPPA Dal ?

SOLARI Dal ?

SANT’AMBROGIO Dal 2 novembre 2015

DE AMICIS Dal 2 novembre 2015

VETRA Dal 2 novembre 2015

SANTA SOFIA Dal 2 novembre 2015

SFORZA-POLICLINICO Dal 2 novembre 2015

SAN BABILA Dal 2 novembre 2015

TRICOLORE Dal ? Cantiere sospeso in attesa di Autorizzazione Sopraintendenza

DATEO Dal 23 gennaio 2015, lavori in corso

SUSA Dal 05 febbraio 2015, lavori sospesi in attesa di Autorizzazione Sopraintendenza

ARGONNE Dal 02 febbario 2015, lavori sospesi in attesa di Autorizzazione Sopraintendenza

FORLANINI FS Lavori in corso

QUARTIERE FORLANINI Lavori in corso

LINATE AEROPORTO Lavori in corso

VOLANTINO CANTIERI ZONA SUD-OVEST: CLICCA QUI

VOLANTINO CANTIERI ZONA EST: CLICCA QUI

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Proseguono i lavori per la metro 4 blu. Mentre infuria la polemica sul tagli degli alberi, gli operai portano avanti questo progetto fondamentale per il futuro di Milano. Nei giorni scorsi un consigliere comunale ha parlato di oltre 750 alberi da sacrificare, di cui 200 nella tratta centrale (San Babila-Sant’Ambrogio); ovviamente si tratta di numero in libertà: gli alberi da tagliare o trapiantare non superano le 200 unità e a fine lavori verranno rimpiantati e incrementati del 20%. Per verificare, anche empiricamente, che le cifre sono di pura fantasia basta ritagliarsi 15 minuti e usare una delle molte mappe satellitari disponibili online per vedere che anche contando tutti gli alberi che insistono sopra e vicino alle stazioni San Babila, Sforza-Policlinico, Santa Sofia, Vetra, De Amicis e Sant’Ambrogio non si arriva nemmeno a 50 piante; ovviamente pochissime di queste verranno toccate per via della conformazione ad alta profondità delle stazioni in quella tratta.

Tornando ai cantieri attivi procedono i lavori a Linate, dove l’attività si sta concentrando interamente sullo scavo del cosiddetto “tronchino di manovra” ovvero un piccolo tratto di tunnel posto ad est della stazione (in mezzo agli edifici dell’aeroporto) che servirà per permettere ai treni di invertire il senso di marcia e anche come ricovero durante la chiusura notturna dell’impianto; questo breve tunnel servirà, in futuro, come inizio del proseguimento verso Segrate o Pioltello. Risultano invece rallentati i lavori per la realizzazione del tunnel pedonale di collegamento con l’aerostazione mentre la costruzione del vano stazione è ferma in attesa della rimozione degli impianti di servizio alla macchina scavatrice TBM (la talpa). Nell’area della stazione Quartiere Forlanini sono finiti i lavori di consolidamento del terreno e dovrebbe iniziare lo scavo. A Forlanini FS nel penultimo week end di Marzo è stata gettata la soletta del grande  tunnel sinusoidale a cielo aperto dove verranno posizionate le due talpe che scaveranno i tunnel fino a San Babila, con le loro molte attrezzature. Proprio in questi giorni dovrebbe arrivare nell’area anche la seconda talpa attualmente posizionata sotto il manufatto di via Gatti. Durante l’ultima delle riunioni effettuate dal Comune in zona è emerso che probabilmente le terre estratte dalle talpe (lo smarino) verrà trasportato con apposito nastro oltre la ferrovia e lì, con camion, verso la destinazione finale. Intanto procede la costruzione della stazione della metropolitana mentre è in avanzata fase realizzativa quella della stazione Ferroviaria che dovrebbe aprire entro la fine di aprile. Al momento sono in fase di installazione le pensiline e le banchine, mentre dovrebbero essere iniziati (ma ancora non ci sono conferme) i lavori di allestimento degli arredi. Procede anche la realizzazione della pista ciclabile che scavalcherà i Tre Ponti.

Procedono anche i lavori presso il cantiere Dateo, dove sono stati rimossi tutti gli alberi ed è iniziata la rimozione degli arredi della carreggiata sud. Intanto procede la ricostruzione della fognatura sotto via Nullo, attualmente giunta nel tratto centrale della strada, con contestuale ripristino della porzione più a nord. Per quanto riguarda i cantieri delle stazioni Argonne, Susa e Tricolore riporto quanto emerso dalla riunione congiunta delle Commissioni Mobilità delle zone 3 e 4 per l’aggiornamento dei cantieri della metro 4 blu. In questa occasione l’ingegner Terragni della società M4 spa e il responsabile unico di procedimento, l’ingegner Tarricone hanno illustrato i motivi per i quali le attività nei cantieri Tricolore, Susa e Argonne sono sostanzialmente ferme. Tutto risale alla delibera CIPE che ha approvato il progetto definitivo finale della metropolitana 4; tra le varie prescrizioni una faceva esplicita richiesta che il progetto fosse coperto dall’Autorizzazione Paesaggistica Regionale. Questa pratica è stata subito avviata dalla Regione la quale, però, a sua volta è legata al parere della Sopraintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici, la quale ha sottoposto alla società costruttrice alcune richieste aggiuntive. Settimana prossima è previsto un incontro nel quale si spera di poter trovare un punto d’incontro che permetta l’ottenimento del parere favorevole e, quindi, il completamente dell’autorizzazione regionale. Una volta ottenuta tale autorizzazione sarà possibile procedere all’abbattimento degli alberi e alla rimozione di qualsiasi arredo presente nelle aree di cantiere. Tale autorizzazione è stata già ottenuta per la stazione Dateo (e, presumibilmente per la fermata Frattini), dove oggi è iniziata la rimozione delle alberature e dove sono già stati rimossi tutti gli arredi presenti, inclusi alcuni binari tranviari.
Una volta ricevuta l’autorizzazione dalla Regione, e liberata l’area, si inizierà con la procedura di Bonifica degli Ordigni Bellici (in gergo BOB), che richiede una media di cinque mesi e che si conclude con una certificazione di assenza di ordigni (risalenti alla seconda guerra mondiale) che permette di iniziare gli scavi. Non è chiaro se questo sia un impedimento per iniziare lo spostamento di eventuali sottoservizi. Quindi, nella speranza che la Sopraintendenza, conscia degli enormi benefici ambientali e dei trasporti urbani di Milano continui con la collaborazione positiva finora esistita e sia in grado di rilasciare il suo parere positivo nel più breve tempo possibile. Nel contempo, ancora una volta, il Comune e la società costruttrice si sono impegnate a ridurre gli impatti dovuti alle recinzioni in zona est, riaprendo alcun temporanei passaggi e ripristinando interamente la pista ciclabile (operazione, questa, già autorizzata ed eseguibile). Procede anche l’attività di spostamento delle varie attività commerciali installate nelle aree dei cantieri.

Per quanto riguarda la tratta Foppa-Lorenteggio, sono stati avviati i cantieri delle stazioni Segneri e Frattini, dove sono già stati rimossi gli alberi e gli arredi. Intanto sono iniziati i lavori anche di due manufatti (Tirana e Lorenteggio 124, luogo deputato anche ad alcuni episodi di protesta fuori tempo). Procedono invece le modifiche per i cantieri restanti, oggetto di numerose critiche e conseguenti rimodulazioni che, però, prevedono una serie di passaggi burocratici e tecnici che richiederanno ulteriore tempo, come se i 18 anni passati finora non fossero abbastanza. Comunque tutto ciò che serve a a ridurre gli impatti è ben venuto, anche se tardivo, purché gli sforzi fatti vengono riconosciuti e non producano aumenti di costi, cosa che l’Assessore Maran tiene a ribadire. Una delle conseguenze positive di queste modifiche sembra essere la decisione definitiva di aggiungere una seconda talpa da 9,5 metri di diametro per lo scavo della tratta centrale Solari-San Babila.

 

 

LINATE AEROPORTO

QUARTIERE FORLANINI

FORLANINI FS (Foto di Marco Vergini)

NUOVI CANTIERI

Nella seguente sezione sono state inserite immagini che rappresentano l’ingombro delle varie stazioni. L’area che verrà occupata (in sotterraneo) dalle nuove stazioni è quella rappresentata in ARANCIONE a righe oblique.

ARGONNE

SUSA

Collegamenti elettrici per il cantiere?

DATEO

TRICOLORE

Avviso sull’edicola di piazza Tricolore. Il nuovo attacco elettrico è già stato realizzato.

SOLARI

FOPPA

WASHINGTON-BOLIVAR

TOLSTOJ

 

FRATTINI

GELSOMINI

SEGNERI

Foto dalla pagina FB ufficiale della Metro 4:

SAN CRISTOFORO FS

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Quasi a sopresa sono iniziati e procedono velocemente, i lavori di restyling e pulizia della stazione Garibaldi, nell’ambito dei restauri in corso in occasione dell’Expo. Già nelle scrose settiamane squadre di operai hanno rivitalizzato intonaci, vernici e luci in tutte le stazioni del Passante, ma in questo caso i lavori includono il rifacimento integrale di pavimenti e controsoffitti. Al momento è stato rimosso il pavimento in gress grigio originale del passante ed è iniziata la posa di un tipo di pavimento uguale a quello posato nella stazione ferroviaria, riuscendo quindi a contribuire all’uniformazione dei pavimenti del complesso che prima di questi lavori era diviso in quattro pavimentazioni diverse (Linea 2, Linea 5, Passante e stazione). Allo stesso tempo è iniziato lo smantellamento del controsoffitto in doghe blu, ma nulla si sa sul tipo di controsoffitto che verrà installato. In un angolo sono presenti 4 cerchi di cartongesso o legno bianco appesi al sofitto, ma non si capisce se si tratta del futuro controsoffitto o di una test per le nuove staffe. Anche alcuni punti vendita sono in corso di rifacimento.

Un nuovo controsoffitto?

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Continua l’opera di restyling della fermata Centrale della Linea verde. Settimana scorsa è stata aperta la sezione centrale, con la nuova scala di accesso diretto dal mezzanino al piano interrato della Stazione Centrale. L’laddove era stato installato il montacarichi a nastro per valige ora si trova un vano chiuso che sostiene il corridoio di accesso al piano intermedio e all’ascensore; in questo modo la scala risulta essere stata divisa in due parti più piccole. Intanto proseguono i lavori di realizzazione della seconda coppia di tappeti mobili sul lato ovest della stazione ed è ripreso il flusso regolare di uscita e entrata. Nell’area centrale del piano mezzanino, dietro il vano ascensore, come previsto si stanno installando un ATM Point e un edicola/tabacchi con due punti di vendita diretta di biglietti ATM a disposizione dell’attività ora situata nel gabbiotto provvisorio posto a lato dell’ingresso della metro 3 gialla. Anche il livello intermedio incomincia a mostrarsi nella sua condizione finale, compreso il corridoio di accesso diretto alla Stazione Centrale, reso più luminoso grazie a colori più chiari e all’installazione di punti luce più potenti, purtroppo chiusi in un controsoffitto che fa perdere qualche centimetro in altezza in uno spazio già basso. Unico punto interessante e di grande impatto e il lucernario posto dove un tempo vi era la scala di uscita in superficie dalla metropolitana; il lucernaio, posto ora all’imbocco del corridoio di collegamento, contribuisce ad aumentare lo spazio e creare un punto di rottura rispetto ai bassi soffitti che lo circondano. Inoltre porta molta luce naturale all’interno dei corridoio ed offre una bella visuale sulla stazione progettata da Ulisse Stacchini, ormai monumento a tutti gli effetti. Continua anche la riverniciatura in grigio dell’intonaco originale Terranova dei piani mezzanino e banchina della metro 2 verde, oltre i tornelli, così come continua lo sciagurato scempio dei pannelli in acciaio smaltato blu progettati da Franco Albini, e realizzati dalle Smalterie Lombarde. Scempio che si fa ancora più forte osservando i lucidissimi pannelli grigio chiari che ne prendono il posto, pronti per essere pellicolati con chissà cosa. Altro dettaglio che lascia perplessi è l’installazione di nuovi corrimano in acciaio satinato non verniciati in sostituzione di quelli del progetto originale sempre di Albini ed Helg, che, tuttavia, rimangono nell’area delle banchine e relativa porzione di mezzanino, così come in tutte le vecchie uscite. Non si capisce perché si sia voluto rompere anche questo che sembrava essere l’unico dettaglio ancora preservato anche nei rifacimenti di Garibaldi, Duomo e Loreto.

L’esterno:

Ascensore e montacarichi:

Adeguamenti in corso d’opera:

Il piano intermedio (denominato -1):

Il lucernario, forse l’unico punto forte del progetto.

Il corridoio di interconessione con la Stazione Centrale, forse il secondo e ultimo aspetto positivo del progetto.

Piano mezzanino: ATM Point e Edicola/tabacchi con punti vendita biglietti ATM.

Demolizione delle vecchie scale da sostituire con tappeti mobili

Continua lo scempio dei pannelli originali

Almeno i corrimano potevano essere quelli di Albini: che scempio, quanta poca cultura.

Riverniciature in banchina e relativa porzione di mezzanino:

1969: Stazione Udine MM2 (foto Fondazione Franco Albini, riproduzione vietata)

 

 

 

 

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La “Rossa” con occhi nuovi.

Da oggi agli architetti iscritti all’Ordine di Milano sarà assegnato un CREDITO FORMATIVO

Continuano le visite guidate alla mostra che la Fondazione Franco Albini ha dedicato ai 50 anni di questo celeberrimo progetto di architettura e design.

La mostra proseguira fino a novembre 2015 ed è visitabile solo prenotandosi presso la Fondazione. La visita alla mostra verra tenuta dal sottoscritto e ha una durata di circa 90 minuti nei quali vi verranno spiegati tutti gli aspetti che hanno fatto della Linea 1 rossa un successo internazionale.

Una visita che parte dallo studio dove Franco Albini, Franca Helg e Bob Noorda progettarono gli interni della sotterranea dal 1961, ammirando tavole originali e luoghi di lavoro che narrano lo spirito di un epoca dell’architettura italiana all’avanguardia nel mondo.

Durante le visite verranno illustrati sia il progetto sia la storia travagliata che ha portato ai primi cantieri e il loro rapporto con la città, per potersi, per una volta, fermare a scoprirne i dettagli e svelare tutti quei particolari, spesso dimenticati, che hanno fatto sì che questo progetto sia diventato subito un successo mondiale che ancora oggi funge da modello.

Le visite guidate e la Mostra, dedicate e legate al Cinquantesimo anniversario della M1, sono su prenotazione e integrate le une con l’altra. Le prenotazioni sono già aperte.

Durata:
la durata è indicativamente di un’ora e mezza

Orari:
Mercoledì 17.30
Sabato 11 – 14.30 – 16.30
Domenica 14.30 – 16.30

Prezzo:
10 euro – Ridotto 7 euro (minori di 18 anni)

Per prenotazioni scrivere a
fondazionefrancoalbini@gmail.com

o chiamare il numero
02 4982378

 

Sono state pubblicate le prime “Storie sotterranee” sul sito ufficiale dei 50 anni della metropolitana rossa.

www.metromilano50.com

Fondazione Franco Albini insieme a Galleria Campari vuole ascoltare e dare voce a storie, racconti e scritti ispirati dalla Metropolitana.

“Storie Sotterranee” è la possibilità di inviare le proprie esperienze, per vederle pubblicate in questo sito.

Successivamente le storie migliori saranno fonte di ispirazione per una sorpresa che prenderà vita e che gli darà “concretamente” voce.

Le storie possono essere inviate a storiesotterranee@metromilano50.com

 

 

 

 

 

© 2014-15 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini PREVIO AUTORIZZAZIONE DELL’AUTORE